La scorsa estate fu il pomo della discordia tra la dirigenza bianconera e il suo condottiero Antonio Conte che decise di foldare in mancanza di assi in mano per far saltare il banco a livello europeo. A quei tempi, però, le quotazioni di mercato dell'oggetto dei desideri dell'attuale ct azzurro era lievitato alle stelle facendo scattare il veto presidenziale. Un anno dopo, Juan Guillermo Cuadrado torna in Italia a cercare riscatto a causa della sua repentina deflazione. Alla faccia di Antonio Conte. Della serie "a volte ritornano".

Prestito secco a 1,5 milioni con diritto di riscatto facoltativo fissato a 25 milioni può essere considerato tranquillamente un affare e un'occasione da non lasciarsi scappare. Eppure (nonostante la calorosa accoglienza di ieri sera a Malpensa) l'approdo del colombiano lascia qualche perplessità, non tanto sulla bontà dell'operazione quanto sulla sua utilità. Le qualità tecniche del giocatore non si discutono e Cuadrado, seppur con un po' di polvere sulla cristalleria, è giocatore che ancora può fare la differenza nel campionato italiano dove intensità e velocità più ridotte rispetto alla Premier fanno delle sue accelerate un'arma ancora efficace per scassinare le difese avversarie. La Juventus aggiunge maggiore imprevedibilità alla manovra, un uomo in grado di creare superiorità numerica col suo passo ubriacante e soprattutto quei gol dai centrocampisti che se n'erano andati su quel volo per Monaco di Baviera insieme ad Arturo Vidal. Le capacità balistiche e la tempistica degli inserimenti in area del colombiano lo hanno portato a realizzare con la maglia viola 26 reti in 106 presenze, con una media di un gol ogni 4 partite (e la media scende se si considera l'esplosione avuta nell'ultimo anno e mezzo a Firenze). Per fare un piccolo raffronto, Vidal con i bianconeri ha realizzato 48 reti in 171 presenze, con una media di un gol ogni 3,5 partite, essendo però un rigorista (solo una rete dal dischetto per il colombiano).

Resta da capire, però, quale sarà la collocazione tattica di Cuadrado e di come, col suo approdo, la Juventus cambierà pelle e scenari di mercato. Indubbiamente, per qualità tecniche, il colombiano è un esterno d'attacco, giocatore perfetto per un 4-3-3 dove può sfruttare al meglio la sua velocità e facilità di dribling. Più difficile immaginarlo dietro due punte, dove gli spazi più angusti e la densità di giocatori nel suo raggio d'azione ne limitano il passo e l'incisività sulla manovra. Come risolvere il rebus quindi? Le opzioni sono 3, almeno:

1. 3-5-2: Cuadrado agli albori dell'esperienza viola è stato schierato più volte nella catena di destra del 3-5-2 essendo un'ala a tutti gli effetti. La Juve quindi potrebbe rispolvere quel modulo che ha dato il via ai successi italiani ma che è risultato inadeguato per il calcio europeo, dove il 4-3-1-2 di Allegri ha garantito maggiore sicurezza e di conseguenza successi. Senza contare che il colombiano in quella posizione fatica e non poco in fase difensiva, aspetto da non trascurare se si vuole puntare alla conferma in ambito internazionale.

2. 4-3-3: L'incapacità di arrivare ad un trequartista potrebbe trasformare le sembianze di una Juve quasi perfetta col 4-3-1-2 ad un 4-3-3 che però non convince più che altro per le soluzioni alternative. Dybala e Cuadrado larghi a sostegno di uno tra Mandzukic e Morata è un'idea allettante e pienamente realizzabile, ma a quel punto per lo slot della punta centrale i bianconeri si ritroverebbero in esubero perchè oltre ai due già citati avrebbero a disposizione Llorente e Zaza (a meno che non decida di andare al West Ham). Inoltre, l'unica alternativa agli esterni sarebbe Coman (Morata è chiaramente una prima punta seppur in passato abbia già giocato da ala) e quindi lo scenario che potrebbe svilupparsi sarebbe quella di un'alternanza tra questo e il modulo vincente dello scorso anno.

​3. 4-3-2-1: L'ultima parentesi di Cuadrado con la maglia viola è stata caratterizzata dal suo avanzamento a seconda punta a fianco di Gomez. Lo scorso anno, in quella posizione, il colombiano ha giocato 9 partite andando a segno in 4 occasioni differenti e lanciando 3 volte a rete i propri compagni. Con questo schieramento la Juventus potrebbe garantire come unica punta Mandzukic alternato da Llorente, con a sostegno Dybala, Coman, Cuadrado o Morata (che sicuramente sarebbe più vicino alla porta rispetto ad un 4-3-3). La presenze tra le linee di un altro giocatore, inoltre, consentirebbe al colombiano di svariare di più lungo il fronte offensivo e quindi di andarsi a ritagliare maggiori spazi dove poter incidere.

Insomma, lo stratega Allegri avrà una bella matassa da sbrogliare per cercare di far calzare a pennello la sua Juve al nuovo arrivato in casa bianconera. Non che questo dispiaccia. Cuadrado resta un grande acquisto e una soluzione alternativa ad una Juventus ancora a caccia della sua nuova identità.