Claudio Marchisio si riprende la Juve. Corre, recupera, imposta, veste i panni del leader nell'amichevole infrasettimanale. Allegri, soddisfatto, annota il rientro a pieno regime del regista. L'infortunio - il secondo di stagione - è alle spalle e la Juve ritrova il suo riferimento di mezzo, il naturale sostituto del partente Pirlo. Profilo diverso, ugualmente determinante. Visione di gioco, personalità, interdizione. Marchisio offre alla causa la sua completezza. Non è un Genio, ma è un giocatore in grado di fare ogni cosa, con intelligenza.

Il ritorno in campo del Principino facilita il compito del tecnico, spesso costretto, in questo scorcio di stagione, a costruire una mediana d'emergenza. Con l'azzurro, affiancato da Khedira, prende forma la Juve disegnata in estate.

I dubbi vertono ora su Paul Pogba, il terzo anello di una catena di lusso. La distorsione alla caviglia destra rimediata in Nazionale non preoccupa in ottica futura, ma la gara con l'Inter, prevista al rientro, precede l'impegno di Coppa. L'opportunità è ghiotta, battere il Borussia e staccare il biglietto per gli ottavi. Da qui, l'attesa per analizzare i progressi del fenomeno transalpino. L'idea è di non correre alcun rischio.

Ad oggi, probabile una Juve di stampo antico, modellata con il 3-5-2. Barzagli - Bonucci - Chiellini a proteggere la porta difesa da Buffon. In caso di forfait di Pogba, Pereyra a completare il pacchetto centrale, con due esterni di diverso impatto. Evra, a sinistra, garantisce copertura e equilibrio, Cuadrado, a destra, deve sfondare la linea nemica. Evidente il possibile passaggio a quattro, con Evra pronto ad abbassarsi sulla linea di difesa. Barzagli può, in questo caso, scivolare sull'out mancino.

Meno dubbi davanti. Mandzukic è sulla via del pieno recupero, ma la coppia offensiva vede Dybala al fianco di Morata.

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Johnathan Scaffardi
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