Juventus: obbligo 3-5-2

I tanti infortuni ed un mercato non all'altezza hanno costretto Allegri a rivedere il proprio credo tattico, abbandonando il consueto 4-3-1-2.

Juventus: obbligo 3-5-2
Juventus: obbligo 3-5-2
antonio-abate
Di Antonio Abate

Era il punto di forza della Juve di Conte, ora rischia di diventare l'anello debole della claudicante creatura targata Massimiliano Allegri. Sembrano ormai lontani, infatti, i tempi in cui il trio Pirlo-Marchisio-Vidal, con Pogba aggiunto in corso d'opera, demoliva le formazioni avversarie a colpi di lampi di genio, palloni rubati e gol decisivi. Uno scheletro all'apparenza indistruttibile, smembrato però da un ancora incomprensibile mercato estivo, che ha registrato la partenza di Pirlo e Vidal e l'arrivo di Lemina e Khedira, per ora assolutamente non all'altezza dei predecessori. A questo poi  si aggiunge un Marchisio riproposto regista, ruolo non suo e che limita quindi le doti di uno dei migliori centrocampisti italiani. Della vecchia guardia, l'unico ad aver conservato il ruolo orginario è Pogba, giocatore che però fatica e non poco quando non gioca accanto a comprimari di livello.

La crisi di 'mezz'area' juventina ha origine lo scorso anno, quando Allegri propose un 4-3-1-2, unico modulo che permetteva l'impiego contemporaneo dei quattro tenori ma che limitava fortemente Vidal, proposto trequartista e con un ginocchio dolorante. Con la cessione del cileno e di Pirlo, e con l'arrivo di Cuadrado, il mister livornese ha dovuto rivedere il suo credo tattico, tornando ad un rodatissimo 3-5-2, unica disposizione capace di tappare i buchi in mezzo al campo, creatisi con una lunga serie di infortuni che stanno falcidiando la Signora: da Asamoah a Khedira, passando per Pereyra e Lemina. Unico jolly disponibile, Stefano Sturaro: per carità un combattente ma non di certo un titolare all'altezza per una formazione che dovrebbe quantomeno primeggiare in Italia ed in Europa dopo l'eccellente scorsa annata.

Ora come ora, infatti, la Juventus vede un centrocampo assolutamente inadatto, con un'ottima mezzala adattata a regista, un numero 10 spesso incapace di trascinare i suoi da solo ed un guerriero dalle doti però assolutamente limitate. E la situazione non cambierebbe se ad uno dei tre si sostituissero gli infortunati: Khedira, riserva perenne al Real ed ingaggiato per fare il regista ma discontinuo causa infortuni, o Lemina, un acerbissimo Vidal che però non ha di certo le doti del guerriero tanto amato dai bianconeri. Almeno per ora. Per non parlare di Pereyra, trequartista, come Hernanes, che un ruolo del genere dovrebbe farlo ad occhi chiusi, disperso nei meandri dell'infermeria. Al netto dei fatti però, più che gli infortuni ciò che è mancato alla formazione campione in carica è stato un mercato valido capace di sopperire alle necessarie partenze, un mercato confuso in cui un allenatore chiedeva un trequartista per il 4-3-1-2 mentre la società ha comprato Cuadrado, esterno destro puro, senza però proccuparsi di quello sinistro. Anche con Khedira e Lemina, infatti, la Juve non sarebbe stata competitiva come lo scorso anno, soprattutto con un 4-3-1-2 che prevede tre centrocampisti di qualità più un quarto pronto ai box, senza considerare il ruolo del trequartista. E che 3-5-2 sia, quindi, chiedendoci ancora una volta come potrà il mister far convivere gente come Morata, Mandzukic, Dybala e Cuadrado in una disposizione tattica obbligata a causa dello stop di molti interpreti della zona centrale del campo.

VAVEL Logo
About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.