Obiettivo tredicesima vittoria in campionato? No, obiettivo vittoria. E basta. Parola di Massimiliano Allegri. Il tecnico ha sempre sostenuto la tesi che il passato è passato, quello che conta è il futuro, e non ha mai pensato alla striscia di vittorie della sua Juventus, che comincia anche a diventare consistente (vicina ai record). Per l'allenatore bianconero l'aspetto fondamentale è l'attenzione, la concentrazione. E contro il Genoa, domani sera, ce ne vorrà. Oggi Allegri ha come sempre parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida, presentando innanzitutto l'impegno: "Il Genoa ha individualità buone, Pavoletti è cresciuto calcisticamente in ritardo ma si sta affermando e sta facendo cose straordinarie. Gasperini dà intensità alla partita, domani dobbiam vincere per non dare respiro al Napoli".

Già, quel Napoli che per ora comanda la classifica. Allegri studia la situazione e commenta: "Noi abbiamo cinque punti in meno dell'anno scorso, loro stanno facendo un campionato straordinario, avremmo solo tre punti di vantaggio". Con un obiettivo a breve termine già fissato, ma sempre con il pensiero sul lungo: "Il campionato è lungo, il Napoli viene da 6 vittorie consecutive e mancano due partite allo scontro diretto, bisogna pensare a vincere. Per raggiungerli prima bisogna che loro perdano dei punti e noi vincere, l'importante è avere massimo due punti di ritardo allo scontro diretto. Le ultime sei partite dell'anno diventeranno fondamentali".

Sempre sui partenopei, Allegri si sbilancia in una piccola battuta riguardo alle frasi di Sarri, che in settimana ha dichiarato che alla lunga il peso del fatturato si fa sentire: "Sarri deve essere contento di quel che sta facendo senza guardare in casa altrui, è in testa e con numeri importanti, hanno 50 punti e non sono pochi, per quanto riguarda il fatturato è una questione di numeri".

Ieri si è anche chiuso il mercato, con una Juventus molto sotto traccia. "Può colmare alcune lacune di alcune squadre - spiega Allegri - fortunatamente la Juventus ha una rosa importante, abbiamo recuperato tutti e pensiamo a noi stessi, come ripeterò fino alla fine bisogna fare un tot di vittorie e pensare partita dopo partita". Tra le avversarie senza dubbio la più rinforzata è a tinte giallorosse: "La Roma aveva già un'ottima squadra e ha preso giocatori importanti, uno è già stato decisivo, El Shaarawy, ma fino a poche giornate dalla fine tutte le prime cinque saranno in lotta", afferma Allegri, rendendo sempre il discorso in ottica scudetto.

"La società si è mossa molto bene, ha preso giovani per il futuro con delle qualità, andare a fare nomi non è piacevole anche perchè non li ho mai allenati", commenta poi sul mercarto della Juventus.

Il futuro più prossimo si chiama però Genoa, e quello ancora più immediato è l'allenamento, cone le conseguenti scelte di formazione: "Dovrò valutare tra gli allenamenti, l'importante è che tutti siano in buone condizioni. Avere intensità fisiche e tecniche è fondamentale".

Tiene banco il discorso attacco: "Sono a disposizione in tre, in queste due partite cercherò di girarli, o dall'inizio o da partita in corso, domenica Zaza non l'ho fatto entrare per un colpo in allenamento". E sul resto del gruppo: "Bonucci sta bene, come stanno bene tutti gli altri, Marchisio l'ho fatto recuperare, quando ci sono partite in cui si può risparmiare minutaggio lo si fa. Claudio quando prende un turno di riposo la recupera in due partite, anche se Hernanes sta bene ed è un valida alternativa cerco di non farlo riposare. Cuadrado ha fatto molto bene con l'Inter, avere tutti i giocatori in questa condizione sia fisica che mentale è importante".

Allegri non si sbilancia, ma intanto può dare una certezza: Pereyra non è ancora pronto. "Deve fare almeno un'amichevole - spiega - anche se è rientrato e sta discretamente bene, per noi è un acquisto importante".

Con una striscia così lunga di vittorie consecutive torna attuale il paragone con Conte, del quale Allegri non vuol comunque sentir parlare: "Con Conte è un confronto improponibile, lui ha fatto tre anni straordinari vincendo campionati e con record dopo che la Juve veniva da due settimi posti. Il confronto lo faccio con me stesso, mettersi in discussione tutti i giorni è fondamentale: la squadra sta crescendo anche sotto il profilo tecnico, hanno molti margini di miglioramento e la cosa che mi ha impressionato favorevolmente è la crescita mentale di alcuni giocatori". Quali sono dunque i margini di miglioramento di questa squadra? "Si devono avere sotto il punto di vista dell'organizzazione difensiva e della velocità del passaggio, solo lavorando tutti i giorni possiamo farlo".

Domanda finale riguardante l'euro-avversaria Bayern, che perde pezzi (Boateng, Martinez): "Hanno una rosa straordinaria e sarà un ottavo di finale bellissimo, lavoriamo per giocare le partite d'Europa allo stesso livello. Non è la prima volta che il Bayern annuncia l'allenatore dell'anno dopo 6 mesi prima. Periodo sbagliato? Ogni cosa ha il suo tempo, dobbiamo mantenere la condizione fisica, come l'anno scorso. E' inutile farsi trovare ora col Bayern e poi tra un mese esser bolliti. Bisogna anche raggiungere la finale di Coppa Italia".