Lazio Parma è stato lo specchio del momento che sta vivendo il club capitolino. Un momento che dura da circa 10 anni. Dieci anni nei quali la gestione Lotito ha ostentato sicurezza salvo poi essere smentita ripetutamente dai fatti. E' vero che nel calcio contano i risultati, ma c'è da dire che quelli ottenuti dai biancocelesti in questi anni sono stati il frutto di campionati mediocri a confronto con questa stagione. Considerando che gli obbiettivi dichiarati sono sempre gli stessi, ovvero la qualificazione in Champions League, possiamo tranquillamente dichiarare che  Lotito ha fallito.


LA PARTITA- La Lazio propone il suo gioco per cinquanta minuti scarsi offuscando la manovra parmiggiana ma, anche durante il suo miglior momento, la formazione di Reja da prova della sua insicurezza e delle idee poco chiare. I biancocelesti passano al 25' con Perea, il colombiano classe '93 sfrutta la respinta corta di Bajza sul tiro di Felipe Anderson e con un pallonetto porta in vantaggio la Lazio. Bravo a crederci fino alla fine Perea ha svolto alla perfezione il lavoro che gli era stato affidato. Lo stesso non si può certo dire di Michael Ciani, il difensore francese appare, come al solito, molto in difficoltà concedendo più di una volta l'occasione del goal a Sansone e compagni. Stesso discorso vale per Ederson e Felipe Anderson, proprio loro due erano state le grandi delusioni di Bologna ed oggi, salvo due o tre "uscite", hanno riconfermato i sospetti che i tifosi già avevano sollevato in estate. Migliore in campo probabilmente Onazi, il giovane nigeriano fa reparto da solo data l'ingiustificata "assenza" di Biglia. Si perchè l'argentino si ricorda di giocare a pallone solo a 20 minuti dalla fine, ma anche lui ha contribuito a far spendere a Lotito i presunti 24 milioni. 
Il Parma da parte sua appare molto chiuso tant'è che trova il pareggio solo al 43' quando Biabiany si ritrova tutto solo in area di rigore e punisce Berisha. 
La partita nel secondo tempo è tutta un'altra storia, il Parma esce fuori e la Lazio, anche a causa della forma fisica non eccelsa, si allunga concedendo di più agli avversari. Salgono in cattedra Cassano, risparmiato da Donadoni domenica e Cassani. Il primo copre tutta la trequarti con le sue giocate, il secondo, grazie anche alla velocità di Biabiany, mette in seria difficoltà la difesa laziale. A farne le spese è Stefan Radu che lascia il posto al belga Cavanda. Alla lunga la Lazio cede e Sansone la grazia in più di un'occasione. La partita si decide solo al 91' quando Perea sfrutta ancora una volta un'ingenuità della difesa parmiggiana e con un altro pallonetto supera Bajza.
La Lazio si qualifica con un brivido ai quarti di finale dove affronterà la vincente tra Napoli e Atalanta. 

DICHIARAZIONi- Subito dopo il fischio finale è intervenuto Antonio Candreva che ha commentato così il momento della Lazio: "Momento difficile, ma sono 10 giorni che stiamo lavorando bene. Ci teniamo tanto perchè abbiamo vinto questa coppa e vogliamo arrivare in fondo. Dal punto di vista fisico non stiamo al top e ci sta tirare un po il fiato". Il tecnico goriziano, Edy Reja, ha riconosciuto i meriti degli avversari ed ha commentato così la partita: "Non dico che abbiamo meritato perchè il Parma ci ha graziato in 3 occasioni, ma questo goal arrivato allo scadere ci carica e ci da motivazioni [...] dal punto di vista fisico non stiamo al top, ma stiamo lavorando bene ed i risultati arriveranno". Reja si è poi espresso anche riguardo il mercato affermando: "Il presidente mi ha detto che mi avrebbe accontentado, dobbiamo comprare qualche giocatore".
E' apparso composto anche Donadoni che nonostante la sconfitta ha dichiarato: "Meritavamo la vittoria, ma dovevamo essere più cinici. La Lazio rimane sempre una squadra di qualità. Dispiace perchè tenevamo alla Coppa Italia ed i ragazzi hanno giocato bene, rimane un po di rammarico".

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