"Non bisogna mai abbassare la guardia, ma come siamo stati bravi a non abbatterci di fronte ai risultati negativi, ora non dobbiamo esaltarci troppo", è chiaro Stefano Pioli, nonostante l'ottimo momento, e i 4 successi consecutivi, incita i suoi ragazzi a non abbassare assolutamente la guardia, e nello stesso tempo a rimanere con i piedi saldi al terreno, senza esaltarsi troppo. 

E' una Lazio che può lottare sicuramente per il 3° posto il classifica, posto che vale la Champions, soprattutto per quanto visto in queste prime 8 giornate di campionato. I biancocelesti domani sera scenderanno in campo a Verona, contro una squadra ferita e martoriata, soprattutto nell'orgoglio, da quel 6-2 subito allo Stadio San Paolo contro il Napoli di Benitez.  Ma Pioli non vuole farsi assolutamente trarre in inganno dalla larga sconfitta subita dagli scaligeri: "Non ci sono partite facili e contro gli uomini di Mandorlini ci aspetteranno molte difficoltà perché stiamo parlando di un avversario che vuole riscattare una brutta sconfitta. Alla Lazio serve grande umiltà ma anche voglia di mettere in campo certe qualità. Mentalità vincente in certe sfide? Contro il Torino abbiamo mostrato la giusta maturità, ma siamo solo all'inizio. Dobbiamo cercare di mettere in campo la migliore prestazione possibile. Per la sfida di domani ci siamo preparati a dovere, conosciamo le difficoltà ma siamo anche consapevoli su cosa dobbiamo fare. Dobbiamo farci trovare pronti". 

Pioli e i suoi ragazzi sono finalmente riusciti a riavvicinare il pubblico laziale alla squadra:"Il fatto di aver creato un ambiente positivo è un merito dell'atteggiamento dei calciatori, saremo soddisfatti solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo e cioè quando vedremo sempre più tifosi allo stadio". E a questo punto, con il supporto del pubblico a spingere la squadra, pensare in grande non è assolutamente un reato: "Pressioni per un ipotetico terzo posto? Io non mi preoccupo di queste cose. La Lazio sa cosa vuole raggiungere. In questo momento le distanze tra noi e le altre sono minime e quindi dobbiamo sempre dare il massimo, correre forte fino alla fine come i centometristi per raggiungere il nostro obiettivo finale. E noi sappiamo qual è!"

Infine un commento sul dualismo Klose - Djordjevic: "Possono giocare insieme perché Filip sa attaccare la profondità, mentre Miro è più bravo a lavorare tra le linee invece che prima punta. Ma alla base di tutto ci sono gli equilibri giusti della squadra. Dobbiamo mantenere questo spirito e avere vantaggi nelle due fasi di gioco"

Queta la linea tracciata da Pioli per centrare la Champions, e una cosa è certa, il primo passo è crederci!