Questione di mentalità. Stefano Pioli chiede alla Lazio una dimostrazione di carattere, a Reggio Emilia, di fronte al Sassuolo. In una stagione fino ad oggi positiva, i biancocelesti cercano lo scatto in avanti fondamentale per firmare la qualificazione europea. Il lotto delle pretendenti è ampio e la Lazio, scottata dalla batosta di Cesena, solo qualche settimana fa, punta a guadagnare terreno su chi insegue, sfruttando, ad esempio, lo scontro diretto tra Inter e Fiorentina. 

La semifinale di Tim Cup con il Napoli orienta le scelte di Pioli, soprattutto nel settore avanzato. Djordjevic è ai box e Klose è l'unico vero centravanti a disposizione. Il tedesco non può permettersi due partite tirate in pochi giorni, non a caso in settimana in casa biancoceleste Mauri si è travestito da attaccante. Il giovane Keita punta a ritagliarsi una porzione di campo nell'annunciato tridente atipico. 

I sorrisi giungono dai recuperi di Basta, Parolo e Candreva. Turnover sì, ma solo per elementi ben definiti, il pensiero di Coppa non deve pregiudicare la situazione in A. 

"La partita di Reggio Emilia deve certificare la nostra crescita. Sappiamo quello che ci aspetta, ma è fondamentale approcciare la partita nel modo giusto. Non come a Cesena, ma la squadra ha imparato da queste situazioni. Il mio lavoro consiste nello schierare sempre squadre competitive. Vogliamo tornare in Europa, abbiamo due strade: il campionato e la coppa Italia. Domani schiererò la formazione migliore, poi penseremo alla coppa. La partita di domani è la più importante".

"Noi siamo partiti con un obiettivo e lo vogliamo raggiungere: sappiamo che i passi falsi sono ancora più pericolosi e difficili da recuperare. Quello che abbiamo fatto non è niente, raccoglieremo quello che avremo seminato solo alla fine".