Lazio - Fiorentina, sapore d'Europa

All'Olimpico va in scena una sfida decisiva nella corsa al terzo posto, Pioli contro Montella, la serata del bel calcio.

Lazio - Fiorentina, sapore d'Europa
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Di Johnathan Scaffardi

Il pari del San Paolo, il cucchiaio di Icardi e un'onda d'urto che si sprigiona da Napoli fino alla capitale, per salire al nord Italia, destinazione Firenze. Lazio e Fiorentina, a braccetto, accolgono con piacere lo stop partenopeo, dopo aver appreso di una Roma in crisi in quel di Verona. La classifica si fa corta, davanti, eccezion fatta per la Juve, zoppicano e l'appetito cresce con il passare delle giornate. Terzo posto a un passo, secondo non così lontano, ecco perché lo scontro diretto assume doppia valenza. Scalare la classifica e assestare un colpo a chi punta a medesimi obiettivi.

La condizione è similare, il morale alto. Lazio e Fiorentina producono un bel calcio, conquistano consensi e risultati. In settimana la Coppa Italia, pari interno per i biancocelesti, con il Napoli, successo viola contro la Juventus, firmato Salah, il Messi d'Egitto. Alle porte, in casa Montella, l'Europa League, calendario fitto, un piccolo vantaggio per Pioli, che può invece lavorare con più calma, cristallizzando l'attenzione sulla A.

I problemi di Montella risiedono come sempre nel reparto avanzato. Gomez, bloccato da un problema al perone, è out per due settimane e raggiunge in infermeria Babacar e Giuseppe Rossi. L'impressione è che il tecnico vari l'attacco leggero, con Ilicic finto centravanti e Diamanti e Salah a intercambiarsi con l'ex Palermo. Badelj e Kurtic in mediana, mentre Pizarro emMati Fernandez si giocano l'ultima maglia. Situazione più tranquilla nel comparto arretrato. I rientri di Tomovic e Savic, già schierati nei giorni scorsi, lasciano tranquillo Montella. Savic si affianca a G.Rodriguez, Tomovic va a destra, a sinistra Pasqual. Assente per squalifica Aquilani.

Pioli deve invece rinunciare a un giocatore fondamentale nello scacchiere biancoceleste. Il giudice sportivo ferma Parolo per un turno e toglie a Pioli un uomo in grado di garantire equilibrio, inserimenti, gol. Con Biglia, in regia, e Cataldi, spazio a Onazi, più corsa e forza fisica, meno propensione offensiva rispetto a Parolo. Klose è il punto di riferimento - Djordjevic ancora lontano dal rientro - Candreva e F.Anderson le frecce ai lati del tedesco. Marchetti tra i pali, in difesa Basta, De Vrij, Mauricio e Radu.