La Lazio cavalca l'onda come meglio non potrebbe. Bel gioco e risultati, cosa può desiderare di più un allenatore? Chiedetelo a Stefano Pioli, che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'impegno sul campo del Torino, che, in caso di non-sconfitta, vedrebbe i suoi da soli al terzo posto, vista la sconfitta del Napoli sul campo del Verona. La zona Champions è realtà, e il tecnico guarda anche più in là, ma con prudenza: "Sapere che lottiamo per un traguardo prestigioso come quello ci dà ancora più spinta per fare meglio: l'obiettivo è vincerle tutte da qui al 31 maggio, solo allora ci volteremo per guardare la classifica e controllare dove saremo arrivati".

Intanto però testa al Torino, rientrato peraltro dalla trasferta impegnativa (sotto tutti i punti di vista) in terra Russa, dove ha perso per 2-0 con lo Zenit: "Il fatto che loro abbiano avuto meno tempo di noi per preparare la partita può aiutarci naturalmente. Abbiamo visto quali sono i loro pregi e come possiamo metterli in difficoltà. Mi aspetto comunque una gara complicata, loro giocano bene con frequenti verticalizzazioni e servirà una grande prestazione per portare a casa la vittoria". Il bel gioco che esprime anche la sua Lazio: "Gestire questo momento non è difficile, visto che tutta la squadra è consapevole delle proprie possibilità e potenzialità. Assieme alla squadra continuiamo a lavorare consci che l'obiettivo non è stato ancora raggiunto: solo così faremo bene. La squadrà ha capito che deve giocare con estrema umiltà e che bisogna lottare qualora non ci fossero le occasioni per dominare la partita".

Recupero importantissimo per Pioli è quello di Senad Lulic, aggregato al gruppo per la partita di domani, anche se difficilimente scenderà in campo: "Senad parte con noi per Torino, anche se deve ovviamente ritrovare la forma e non ha ancora molto lavoro nelle gambe. In settimana Mauri e Cataldi hanno avuto solo qualche disturbo, negli ultimi due giorni si sono allenati con continuità assieme ai compagni e posso dire che stanno bene". E a proposito di Cataldi, la sorpresa della stagione, prodotto del vivaio: "Nell'ultima gara con la Fiorentina ha ricevuto la fascia di capitano, sinceramente non me ne ero nemeno accorto: questo fa onore alla squadra, allenare un gruppo così spontaneo e genuino è sempre un bene per l'allenatore".