Pioli ritrova la "sua" Lazio, l'infermeria si svuota e a Formello regna l'ottimismo. L'entusiasmo contagia l'ambiente e il contro-sorpasso giallorosso sembra non scalfire le certezze biancocelesti. Giorni di allenamento, giorni di attesa in casa Lazio, perché il calendario propone confronti impegnativi, prima dello scontro diretto, un derby capitale chiamato a dirimere la controversia sulla seconda piazza. La Roma anticipa con il Milan, la Lazio ospita l'Inter, Milano segna una tappa importante verso la qualificazione diretta alla prossima Champions.

Dopo la lunga rincorsa, la Lazio tira il fiato e paga qualche assenza di troppo, qualche defezione importante. La colonna vertebrale si ferma, per noie muscolari di non lieve entità, e Pioli vede il castello minato alle fondamenta. Ora il rientro, in blocco. De Vrij, risolto il fastidio al ginocchio sinistro, si pone al centro della difesa in coppia con Mauricio, Biglia torna nel naturale ruolo di regista. Lavoro oscuro, quantomai importante.

Senza l'argentino, davanti alla difesa, Ledesma e Cataldi, con risultanti non altisonanti. Biglia consente a Pioli di restituire Cataldi alla naturale posizione di mezzala, completando il reparto con Parolo. Domenica sera probabile forfait di Lulic, contrattura al polpaccio prima del match con l'Atalanta.

Le buone notizie riguardano anche il reparto avanzato. Djordjevic, già disponibile da diversi giorni, intensifica i ritmi e mira a trovare spazio prima della fine della stagione, Klose è invece caldo già per l'Inter. Contro i nerazzurri, Pioli può contare nuovamente su un vero nove, un finalizzatore che concretizzi gli sprazzi dei suoi esterni.

Quattro giornate per completare un'annata fin qui straordinaria, la Lazio, al completo, insegue il colpaccio.