"15 giorni decisivi, siamo arrivati al dunque, non c'è una partita più importante dell'altra. Saranno tre finali in campionato, una in Coppa. Lavoriamo da dieci mesi, abbiamo creato un gioco, uno spirito, ci dobbiamo basare su questo. Il lavoro è stato fatto in modo attento, siamo lì dove sognavamo di essere". Uno Stefano Pioli deciso si è presentato oggi ai microfoni per la conferenza stampa che anticipa il complicato impegno della sua Lazio contro la Sampdoria. I biancocelesti sono in piena corsa per la Champions League, ma sono in fase calante, e le ultime quattro partite sono assolutamente fondamentali: tre di campionato (Samp in trasferta, derby in casa e Napoli in trasferta), più la finale di coppa Italia di mercoledì 24. Il momento è decisivo, più che mai. Ecco le parole del tecnico.

SULLA FINALE DI COPPA ITALIA - "Sono le cose che non possiamo controllare, non abbiamo mai perso energie. Se la finale di Coppa Italia era stata messa il 7 giugno ci sarà stato un motivo. La Juve ha qualche vantaggio avendo vinto il campionato, dove noi invece abbiamo ancora tanto da chiedere. Credo che sia corretto che sia spostato il derby, quando c'è una partita di Europa League si accetta sempre il posticipo. Tutte le squadre devono giocarsela alla pari, sarebbe giusto lo spostamento. Non cambierò formazione, la partita di domani sera è fondamentale. Quattro giorni sono sufficienti per recuperare energie. Valuterò le situazioni domattina per schierare la formazione migliore per domani sera".

SULLA FIDUCIA DELLA SQUADRA - "Parlo con la squadra ogni giorno, da mercoledì il nostro calendario è cambiato. Abbiamo fatto tante cose positive, la squadra pensa di meritare risultati importanti. Faremo di tutto per ottenerli. La squadra ha spirito, la sua filosofia, ha sempre messo in campo il massimo. Abbiamo qualità, abbiamo segnato tanti gol, vuol dire che abbiamo potenziale".

SULLE POLEMICHE ARBITRALI - "E' sbagliato guardare indietro al passato, non rientra nel mio pero che domani il migliore in campo sia Mazzoleni e che il risultato sia deciso dai giocatori".

SUGLI INFORTUNI - "L'unica cosa che vi posso dire con certezza è che Biglia non sarà della partita: il collaterale è un infortunio difficile, senti la fitta quando non te lo aspetti. Mi auguro che il suo campionato non sia finito. Ma nessuno ora può dare una data precisa. Lulic, Cataldi e de Vrij hanno svolto l'allenamento e saranno convocati. Anche Gentiletti sta bene, è migliorato molto, credo che possa essere pronto. Per Santiago è stata una settimana positiva, può giocare. Djordjevic sta sempre meglio, è in buone condizioni per aiutarci nel finale di campionato. Su De Vrij si fanno le valutazioni sulle tre partite, è un giocatore che si è allenato meno, sulla carta giocare tre partite in una settimana potrebbe essere difficile. E' disponibile per giocare, potrebbe farlo dall'inizio, partita in corso o per niente. Però ha lavorato, sono fiducioso per le prossime partite. Manca un allenamento, poi faremo le scelte. Dobbiamo continuare con il nostro spirito, per domani abbiamo preparato delle situazione che crediamo ci possano favorire per colpire la Samp sui punti deboli".

SULLA SAMPDORIA - "La Samp sta facendo un ottimo campionato, sono aggressivi, ci somigliano. Tutte e due le squadra sono cambiate, ma rimangono le stesse per l'interpretazione della gara. Ho detto alla squadra che ci attende una partita come Bergamo, la Samp è molto fisica e aggressiva, ha più qualità dell'Atalanta. Dobbiamo essere aggressivi, mi aspetto una partita vibrante, piena di duelli, contrasti. Sono queste le situazioni che decideranno la partita".

SULLA SETTIMANA CALDA - "Io e i giocatori dobbiamo essere soddisfatti e felice di essere in un momento così. Dobbiamo affrontare il finale di stagione con grande entusiasmo. Il coraggio non mi piace come termine nel calcio, ma in questo caso ci sta bene. Vogliamo il massimo, volevamo finire la stagione il 7 giugno. Non ce l'hanno permesso. Giocare una finale di Coppa non deve essere penalizzante. A parole meritiamo, ma dovremo dimostrarlo sul campo. Saremo soddisfatto solo quando il 31 maggio avremo dato il massimo e ottenuto il massimo. Queste ultime quattro partite decideranno quanto avremo fatto bene".

SULLA CHAMPIONS - "E' sbagliato pensare al passato, ma anche guardare troppo avanti. Pensiamo alla partita di domani, poi alla Coppa e al derby. Sono abituato a fare valutazioni finali, non parziali".