Un'occasione storica. Per la Lazio, di tornare ad alzare un trofeo; per Pioli, alla prima vera finale della sua storia da allenatore; per l'ambiente biancoceleste, ritrovatosi dopo un anno di contestazioni e perplessità, ritrovatosi improvvisamente abbracciato alla squadra nata dalla mente di Tare e creata scrupolosamente e meticolosamente da Stefano Pioli. Lo stesso Pioli che ha parlato questa sera in conferenza stampa presentando la sfida di domani, iniziando ovviamente dall'eccezionalità dell'evento. 

"E' la prima finale che raggiungo, me la sto godendo. Non ci crederete, ma mi godo anche questa conferenza. La vivo con soddisfazione e ho l'orgoglio di allenare dei ragazzi speciali e un gruppo vero. Vogliamo goderci ogni istante e vincere la Coppa. La mia Lazio? Credo che sia stata una Lazio al di sopra delle aspettative, che ha provato in ogni partita a mettere in campo il proprio potenziale. Ma i giudizi sono ancora parziali, mancano ancora tre partite determinanti per il nostro futuro. Coppa storica? Vincere la Coppa Italia è sempre qualcosa di storico. Mi piace ricordare da dove siamo partiti, dal primo turno col Bassano, abbiamo fatto un percorso importantissimo. Sarebbe un grande risultato anche per gli avversari battuti in trasferta durante il cammino. Un nuovo giorno è una nuova opportunità. Una nuova partita è una nuova opportunità, questa è una grandissima opportunità". 

Di fronte la sua Lazio troverà la Juventus campione d'Italia, finalista di Champions League che ha superato Klose e compagni già due volte in campionato: "Non dobbiamo tanto prendere in esame quelle partite, questa è una finale secca. Dovremo giocare da Lazio, essere attenti, determinati. Significa aver imparato le lezioni precedenti, che non si possono commettere certi errori ma avere un grande spirito. Vogliamo vincere la finale. Come si battono? Dovremo giocare al top, al massimo delle nostre possibilità. Cercando di giocare il meglio possibile dal punto di vista tecnico e tattico. Serve un livello alto, siamo in grado di farlo. Abbiamo valori tecnici, fisici e di spirito importanti. Sappiamo che dobbiamo fare uno sforzo straordinario, al di sopra della media. Ci siamo preparati per farlo".

Si passa all'analisi dei singoli interpreti in vista della gara di domani. Pioli non si sbottona sulla formazione titolare, ma parla indistintamente e senza veli di Berisha, Gentiletti, Biglia e Felipe Anderson: "Berisha è il portiere della Coppa così come Marchetti quello di campionato. Abbiamo due ottimi portieri. Gentiletti è disponibile, ha recuperato bene. A oggi le condizioni erano buone, ma aspettiamo domani. La squadra l'ho già decisa, ma la comunicherò domani alla squadra. Biglia è una bella novità, se ha ripreso in parte sta meglio. Non so se ce la farà domani, abbiamo convocato tutti. Domani mattina abbiamo un'ultima rifinitura. Felipe in Nazionale? Non faccio il selezionatore, sono contento della sua crescita, sta facendo dei passi importanti, ma non ha ancora concluso la maturazione. Poi ho giocato con Dunga, sono stato suo compagno. Farà le scelte migliori".

Infine, l'allenatore ex Bologna si lascia andare alle emozioni che potrebbe provocare un'eventuale vittoria davanti al pubblico di casa. Lo stesso pubblico che ha trascinato la Lazio e l'ha prima sorretta e poi spinta nei momenti difficili di questa stagione: "Sarebbe tantissima roba per noi della Lazio, non perché ho giocato con la Juve. Dobbiamo essere ambiziosi, giocare in casa è un vantaggio, non ci sono pressioni. Abbiamo un popolo intero alle nostre spalle".