La Lazio e Stefano Pioli incassano un'altra sconfitta in questo precampionato che per ora sta regalando poche soddisfazioni. Dopo il Vicenza è l'Anderlecht a festeggiare. Agli impegni ufficiali biancocelesti mancano ancora alcune settimane, le gambe sono pesanti visto il ritiro appena terminato, ci sono state due partite in due giorni e perciò le attenuanti non mancano. Pioli non può però sottovalutare alcuni errori individuali, tecnici e di reparto che hanno caratterizzato soprattutto la linea difensiva che ha cominciato la sfida. In più bisogna lavorare anche sulla fase offensiva della manovra. Un solo gol in due amichevoli (Vicenza e Anderlecht) e in generale poche situazioni pericolose create. La partita di ieri ha messo in evidenza tutto questo.

La gara è subito in salita per la Lazio. L'Anderlecht comincia il campionato la settimana prossima, le gambe sono diverse, i polmoni danno fiato e corsa ai padroni di casa. I ragazzi di Pioli inseguono e rincorrono, cercando di abbassare i ritmi e rifiatare quando possibile. Il ciclone belga si abbatte però con danni già nei primi 45 minuti. Al '19 e al 25' Sylla e Gillet possono mettere di testa alle spalle di Berisha che può farci poco in entrambe le occasioni. Prima della fine del primo tempo arriva anche il terzo gol dei padroni di casa grazie al rigore, dubbio, trasformato da Suarez. La Lazio si fa notare di fatto solo con un tentativo di Candreva su punizione, largo. Davvero troppo poco in un primo tempo molto molto difficile.

Nel secondo tempo, poi, poche emozioni e tanti cambi per tutte e due le squadre. La Lazio ne cambia 9 degli 11 iniziali, ma la partita scivola via senza particolari sussulti. Nel finale una bellissima punizione di Djordjevic serve solo ad aggiornare il tabellino. Nessun allarmismo in casa Lazio, ma Pioli ha parecchio da lavorare in vista di Supercoppa e playoff di Champions League. In questo senso anche il mercato potrebbe aiutare l'allenatore ad inserire qualche nuovo giocatore all'interno della rosa a disposizione. 

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni