Lazio, il treno per la Champions passa dalla BayArena

I biancocelesti sono all'ultima chiamata per raggiungere la fase a gironi: devono difendere l'1-0 alla BayArena. Pioli pensa al 3-4-3.

Lazio, il treno per la Champions passa dalla BayArena
Lazio, il treno per la Champions bassa dalla BayArena
giodusi
Di Giorgio Dusi

Niente Klose, niente Biglia, ma tantissime motivazioni. La Lazio si prepara alla gara cruciale per la sua stagione, stasera in Germania affronterà il Bayer Leverkusen per giocarsi la qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League. Una competizione da cui i biancocelesti mancano da troppo tempo, ed ora che la chance si è ripresentata non la si può far scappare. Il problema è che bisogna fare i conti con le Aspirine e con la BayArena, uno stadio magari piccolo, ma caldissimo, come sempre. Tutto in una notte, in campo due squadre che vogliono vincere. "Sarà una battaglia", ha detto Stefano Pioli in conferenza stampa. Non c'è da dubitarne: a Leverkusen si gioca una partita che vale molto più dei semplici 20 milioni di euro che si intascherebbe chi approderà alla fase a gironi.

DIFENDERE IL VANTAGGIO - Otto giorni dopo la gara d'andata, la Lazio arriva in Germania in condizioni ottime, forse le migliori tra le ipotesi realistiche. Un 1-0 un po' inaspettato per certi versi, ma alla fine meritato: era difficile ipotizzare una partita con pochi gol come poi effettivamente è stato. Il non aver subito gol tra le mura amiche potrebbe valere tantissimo, significherebbe che realizzare un gol inguaierebbe e non poco il Leverkusen, che a quel punto dovrebbe farne tre. Schmidt in conferenza stampa non ci ha girato intorno a questo discorso, soprattutto dopo il digiuno di gol alla vigilia: "In casa noi possiamo sempre segnare". La Lazio lo ben sa, e si adatterà di conseguenza.

QUI BAYER - C'è bisogno di rimontare, ma il Bayer lo vuole fare insistendo sulle proprie caratteristiche, quindi la squadra non sarà snaturata, anzi per 10/11 sarà confermata quella che otto giorni fa ha perso giocando comunque un'ottima gara. Tra i pali ovviamente Leno, con davanti a lui la stessa difesa: Hilbert e Wendell sulle fasce, al centro ancora Tah e Papadopoulos, coppia che all'andata non ha esattamente sfavillato, tutt'altro. L'assenza di Toprak sarà ancora pesante. In mezzo al campo Bender e Kramer a lavorare e a dettare i tempi, alle spalle dei tre trequartisti Bellarabi, Calhanoglu e Mehmedi, che dovrebbe essere preferito a un Son apparso poco in forma, anche se lo svizzero sta mancando svariate occasioni. Chi non dovrà mancarne è Stefan Kiessling, unica punta scelta.

QUI LAZIO - Marchetti, Klose, Biglia, Djordjevic, Mauri. Questa la lista degli assenti per Stefano Pioli, tutti in zone a dir poco nevralgiche del campo. I piani si complicano per il tecnico che potrebbe non sentirsela di inserire un giovane a centrocampo in cabina di regia (Cataldi o Milinkovic-Savic), scegliendo un modulo già visto a maggio, alla finale di Coppa Italia: il 3-4-3. L'idea è quella di avere due giocatori rapidi che possano coprire tutta la fascia (Basta a destra e Lulic a sinistra), in grado di giocare di fatto da terzini, anche perchè davanti nella linea a tre, ai lati della punta Keita, ci saranno Candreva e Felipe Anderson, i quali dovranno dare una mano in fase difensiva. In mezzo al campo il tuttofare Marco Parolo affiancato dall'energia di Onazi, con la linea difensiva davanti a Berisha composta da De Vrij, Mauricio e Radu.