Pioli alla carica: "Guardiamo avanti, non dietro. Fiducia nella mia squadra"

Dopo le due batoste rimediate nel ritorno dei preliminari di Champions League contro il Bayer Leverkusen e contro il Chievo Verona di Maran, Stefano Pioli cerca riscatto contro l'Udinese, e presenta così il match di domani in conferenza stampa.

Pioli alla carica: "Guardiamo avanti, non dietro. Fiducia nella mia squadra"
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Di Andrea Bugno

Un buon padre di famiglia deve sapere meglio di tutti quando è bene usare il bastone e quando è invece il momento, viceversa, della carota. In casa Lazio il momento non è dei migliori, e la pausa per le Nazionali è arrivata nel momento giusto per interrompere un'emorragia, cerebrale più che tecnica e fisica, che ha colpito i biancocelesti dalla trasferta di Leverkusen in Champions e che si è chiusa con il cappotto subito a Verona dal Chievo delle meraviglie. 

"Si pensa più all'io che al noi? Non credo, poi certo i risultati fanno la differenza. Vedo un gruppo unito, compatto, sappiamo di non aver messo in campo il nostro potenziale. Ma abbiamo valore, abbiamo valutato le cose negative fatte, dobbiamo crescere e migliorare. Mancano trentasei partite in campionato, c'è l'Europa League e la Coppa Italia. Ho fiducia nel mio gruppo".

Chiuso un capitolo, però, se ne apre un altro. Passata la sosta, dunque, si cambia pagina e registro. Stefano Pioli è ben conscio delle possibilità della sua squadra e se la coccola per bene in vista della sfida di domani contro l'Udinese: "Il risultato è importante, ma anche la prestazione. Spesso quando si gioca bene, arrivano i risultati. L'equilibrio è sottile, l'Udinese viene allenata bene, è sempre stata un avversario difficile, ci metterà in difficoltà. Dovremo essere propositivi, giocare in modo più veloci e giocare con un ritmo superiore". 

L'analisi e la spiegazione di quali tasti andare a migliorare viene spiegata successivamente dal tecnico ex Bologna: "La solidità mentale, la consapevolezza nei nostri mezzi. Le partite ci presenteranno delle difficoltà, dovremo superarle insieme. Bisogna essere squadra nei momenti difficili, siamo mancati in questo. Mi aspetto progressi. Se continuiamo a parlare di quello che potevamo fare, non avremo possibilità di successo. Abbiamo ancora tante cose da dire, nell'ultima partita non abbiamo messo in campo niente, a parte i primi dieci minuti. Non può finire la partita perché si subisce un gol. Siamo una buona squadra, l'ho detto in questi giorni ai miei giocatori. Non siamo soddisfatti, ma vedo la voglia di tornare soddisfatti". 

La Lazio riparte sicuramente dalle sue certezze, che si chiamano Candreva, Felipe Anderson e non solo, ma Pioli sottolinea l'importanza dei nuovi innesti e dell'arrivo di Matri: "Si riparte pensando solo a una prestazione alla nostra altezza. Lottando come sappiamo lottare, parlando poco e facendo i fatti in campo. Matri? E' un buon attaccante, con caratteristiche importanti, si è presentato in buone condizioni, ma non in ottime. Troverà il ritmo perché nelle prossime partite sarà impiegato. Certo il rientro attardato di Klose e Djordjevic ci ha fatto riflettere, non sappiamo ancora bene i tempi del loro recupero. Ho delle soluzioni in testa per quando torneranno, ad esempio affiancare due attaccanti. Credo che Keita stia facendo bene e sia cresciuto tanto. Ci darà delle soddisfazioni giocando da punta centrale, da seconda e da esterno. La differenza la fanno gli atteggiamenti".