Alessandro Matri ha parlato al fianco di Pioli in conferenza stampa, alla vigilia della sfida dell'Olimpico contro il Dnipro. Probabilmente l'ex attaccante della Juve partirà titolare, la Lazio vuole ripartire dai suoi gol. Un Klose non al meglio della forma ed un Djordjevic poco brillante nelle ultime uscite hanno portato il tecnico laziale a puntare sul Mitra Matri. La doppietta contro l'Udinese che regalò la vittoria ai bianocelesti è ormai un vecchio ricordo, Matri ha bisogno di ritrovare il gol,  a partire dall'impegno europeo. 

La testa è alla partita di Giovedì, che potrebbe influenzare anche le future prestazioni in campionato: "Vincere è importante anche in vista del campionato, ci darebbe sicuramente la difucia. Meritiamo il primo posto, la partita è conta molto." Dopo qualche acciacco di troppo, Matri è ora in buona condizione: "Sto bene, mi sto allenando da un mese e mezzo, ho avuto soltanto un problema dopo Napoli. Cerco di allenarmi e di ottenere la condizione migliore in partita e negli allenamenti".

Europa League ciambella di salvataggio per la Lazio? "Mi sembra ancora troppo presto per dire una cosa del genere. Come ha detto il mister la situazione non è bella, ma non così disastrosa come si dipinge. Gli obiettivi di inizio campionato non sono così distanti. Stanno facendo male anche le favorite, abbiamo la possibilità di lottare sui tre fonti. Domani possiamo ipotecare il primo passo importante, poi ci sarà la Coppa Italia".  Poi arriva la domanda sul suo futuro, sempre incerto alle finestre di mercato degli ultimi anni, "sono contento di essere arrivato qui, sicuramente posso e devo dare di più. Non abbiamo parlato ancora del futuro, ho parlato soltanto prima di arrivare con il presidente. Ma non è il momento di parlare ora."

Matri è arrivato da pochi mesi, eppure ha già vissuto due ritiri con la Lazio. Quello dopo il 5-0 di Napoli e quello indetto dalla società dopo lo scorso deludente pareggio col Palermo in casa. Non ha vissuto, il Mitra, l'armonia dell'anno passato, ma vivendo lo spogliatoio non vede un gruppo disunito: "il gruppo è unito, la stampa su queste cose ci mangia sopra. Ingrandire la cosa è semplice, spesso si parla di casi che non ci sono. Per esempio di giocatori che in panchina deridono i compagni. Non è vero. Sono cose che fanno male alla squadra. I ritiri possono fare bene ma non sono la soluzione. Che resta il lavoro per fare bene in tutte le competizioni".