Tempo di Juventus in casa Lazio, che nelle ultime stagioni ha significato, il più delle volte, tante delusioni. Tra campionato, Coppa e Supercoppa la squadra biancoceleste è sempre stata battuta, in casa e fuori, dalla squadra di Conte prima e di Allegri poi. Tempo di riscatto, però, tra le fila dei biancocelesti, che dopo il ritiro e la vittoria di Europa League sono usciti sconfitti, in maniera del tutto immeritata, dal Castellani di Empoli. Tuttavia Pioli non vuole sentir parlare di sfida a senso unico e si giocherà i tre punti a viso aperto. 

"Non conta tantissimo l'avversario, non abbiamo tempo da perdere e vogliamo fare risultato. Vuol dire che dobbiamo fare una grande prestazione. Ci sono due possibilità: scendere in campo per non perdere, non sbagliare e non subire o credendo di fare la partita e avere le qualità per attaccare e difendere. Abbiamo solo una scelta, quella di crederci". 

Il periodo non facilissimo dal punto di vista dei risultati potrebbe condizionare la prestazione dei biancocelesti. Pioli non lo nasconde, ma le motivazioni devono prevalere sulle delusioni. 

"Dal punto di vista mentale abbiamo vissuto momenti migliori, credo che dobbiamo continuare a dare più soluzioni al compagno in possesso di palla. Ci sono meno giocatori che si muovano. Il nostro modo di giocare vede la costruzione da dietro. Le motivazioni ci sono tutte, quella principale deriva dalla classifica e dal nostro momento. Affrontiamo una grande squadra, non mi interessa il passato, ogni partita fa storia a sè, guardo a domani sera e abbiamo bisogno di un risultato positivo".

Pioli che, in vista della sfida di domani, prova a scrivere la ricetta per cambiare la tendenza: "Tante cose non hanno funzionato, non abbiamo trovato continuità di risultati e prestazioni. Così non è arrivato entusiamo, abbiamo commesso errori, abbiamo molte responsabilità. E' vero che non è il momento di fare analisi approfondite, giocare di più ci ha tolto qualcosa in campionato, c'è la possibilità di trasformare la stagione in positivo. Le cose si risolvono con i risultati, non solo con il lavoro. Nel mercato di gennaio la società sarà pronta a intervenire".

Dall'aspetto generale a quello dell'approccio della gara e delle condizioni dei propri giocatori ancora in dubbio, partendo da Senad Lulic: "L'ho sentito ieri sera, stamattina sono andato a trovarlo. Era sereno, ma arrabbiato perché è stato un imprevisto mai visto, gli ho fatto un in bocca al lupo sperando che la cosa non sia così grave. Difesa a tre o a quattro, dovremo essere compatti e giocare la migliore partita possibile dal punto di vista tecnico. Dovremo sbagliare il meno possibile nella manovra, è quello che ci sta penalizzando di più nell'ultimo passaggio".  

"L'approccio? Quando spesso si sbagliano i primi 15 minuti, è un problema. Non credo che a Empoli la squadra sia stata remissiva all'inizio, è chiaro che andare sotto può rendere tutto difficile, ma non meritavamo di perdere. Stiamo subendo troppi torti arbitrali, non mi piace parlare di questo ma sono costretto a farlo. E' giusto che i risultati siano condizionati da noi, vogliamo essere responsabili noi, quindi chiedo più attenzione. Anzi, la voglia. Non vogliamo niente di più, niente di meno. Voglio equità. Chiedo professionalità di tutti. Quello che ho detto prima del Palermo lo direi anche adesso, però la classifica non ci vedeva troppo distanti dalla classifica dell'anno scorso. L'obiettivo della Lazio è quello di giocare in Europa anche l'anno prossimo, ma abbiamo tempo per rimediare. Certo ora servono i risultati". 

Sulla possibilità di cambiare modulo in base alle caratteristiche dei bianconeri, Pioli risponde così senza farsi condizionare: "La Juve ha giocatori con caratteristiche diverse, ma anche noi. Non credo che Allegri sappia chi farò giocare, ho altri due allenamenti, devo valutare delle cose. I giocatori hanno capito l'interpretazione della gara, ora bisogna metterla in campo. Due attaccanti con il 4-4-2? Non credo che l'atteggiamento dipenda da una posizione in campo più o meno alta. Tra il primo tempo con Milinkovic e il secondo con Klose è stato l'avversario ad abbassare il baricentro. Non si può pensare che tutto quello che facciamo sia sbagliato. Dobbiamo avere più giocatori in area di rigore, domenica li abbiamo avuti. Andare sotto ci ha condizionato". 

Infine, razionalmente, chiosa sulla possibilità di esonero in caso di sconfitta e sulle voci di eventuali sostituti: "Nel calcio è normale così, io non posso controllare tutti gli eventi che mi girano introno. Posso solo cercare di influenzarli, devo lavorare per far uscire il meglio dai miei giocatori, solo così posso continuare il mio lavoro e far tornare la Lazio al suo livello". 

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