Gran giorno a Milanello, Kaká è stato presentato in una conferenza stampa che nell'ambiente rossonero si aspettava da qualche anno. Ad aprire le danze ci pensa un Adriano Galliani molto emozionato: "E' veramente una grande gioia. Ritorna a casa dopo quattro anni Ricky Kakà, sei anni al Milan, 270 partite, 95 gol, la Champions e tutti i trofei vinti. Una storia fantastica che non si è mai interrotta. Nel nostro cuore lui non è mai andato via, sapevamo che prima o poi ce l'avremmo fatta. Erano 2/3 anni che ci provavamo, la speranza da parte nostra era quella di portarlo a casa. Si è creato per Kakà un legame affettivo che prescende da partite e gol. I sentimenti non si possono giudicare, è riuscito ad entrare nei cuori dei tifosi rossoneri. Non ho mai ricevuto complimenti come in questi giorni. Siamo molto felici, orgogliosi e contenti. Domenica quando stavo trattando il presidente mi ha chiamato quattro volte, non l'ha mai fatto per nessuna trattativa. Bentornato a casa Ricky"

Le prime parole di Kakà, anche lui molto felice di essere ritornato a casa: "Buongiorno a tutti, grazie per l'accoglienza, è stata veramente bella. Rientrare a Milano e tornare al Milan è speciale, sono giorni belli. Ieri ero con mia moglie, ricordavamo i momenti vissuti qui. Oggi sono arrivato a Milanello, i ragazzi sono nuovi, ma rivedendo tutti mi sembra di non essere mai andato via".

Ritorna a parlare Galliani, spiegando i motivi sia tecnici ma anche sentimentali, di questa operazione: "Una volta partito Boa abbiamo deciso di cambiare modulo e pensato che Kakà fosse il giocatore giusto, cuore sì ma sicuramente una scelta tecnica concordata con società e allenatore. Ne avevamo parlato con Berlusconi dopo la qualificazione ai gironi. Al di là dell'affetto per Kakà, noi abbiamo cercato il giocatore che ci serve per migliorare la nostra squadra tornando all'assetto tecnico che preferiamo".

Continua a parlare Galliani, ringraziando il Real Madrid, ma anche il padre di Kakà:  " E' successo una sola volta che un allenatore mi chiamasse dopo il primo allenamento: fu Ancelotti nel 2003. Per l'arrivo di Ricky devo dare merito molto a Braida e Leonardo che premevano molto per il suo arrivo. Questa volta pensavo di non farcela, il Real Madrid si è dimostrato amico e devo ringraziarlo. Devo ringraziare anche Bosco e Kakà perché vi assicuro che Ricky ha dimostrato tangibilmente l'affetto per il Milan facendo un grande sacrificio economico. Ci avevamo già provato ma non ce l'avevamo fatta, quest'anno sono andato senza certezze, sperando succedesse qualcosa. Ci siamo messi negli uffici del Real domenica pomeriggio e siamo arrivati ad una conclusione".

E di nuovo il turno di Kakà, in cui spiega la sua attuale condizione fisica: "Questi quattro anni non ho mai avuto continuità al Real Madrid. Mi sono sempre allenato, è tanto tempo che non ho infortuni. Anche per me è una sfida. Che Milan mi aspetto? Sono abituato ad un Milan vincente, qua ci sono dei giocatori bravi, tanti fanno parti di Nazionali nel mondo. Penso che questo Milan può fare molto bene. La mia scelta di tornare è stata basata su questo, quello che mi poteva dare una squadra e la gioia di tornare a giocare a calcio".

Il brasiliano continua a parlare sull' esperienza al Real: "Sono cresciuto tanto. In questi anni ho imparato tanto. Il Real Madrid è una grandissima società, sono contento di essere parte della loro storia, sono contento di questi anni, ma per la mia situazione lì ho perso un po' la gioia di giocare a calcio. Ancelotti è stato molto sincero, abbiamo parlato molto in questo periodo. Il Real aveva altre idee. Gli spazi erano sempre di meno, col mister abbiamo parlato e deciso che era meglio partire sia per me che per la società".

Kakà è convinto della competività di questo Milan,  e dei singoli giocatori: "Penso che il Milan può vincere in Italia e fare molto bene in Europa. Ci sono giocatori vincenti, abituati a vincere. Balotelli è un grandissimo giocatore, El Shaarawy  ha un grande talento. Al Milan ci sono grandissimi attaccanti. Farò il possibile per tornare a giocare bene e vincere con questo Milan".