Juventus - Milan non è un semplice match di cartello, ma rappresenta una partita che, da sempre, delinea le forze del campionato e fornisce un’idea piuttosto precisa di chi lotterà per il titolo.

Gol indimenticabili, stadi tutti esauriti, sonore sconfitte e roboanti vittorie, gol annullati, scudetti assegnati, polemiche e ripicche: sono questi gli ingredienti che, da sempre, caratterizzano le battaglie tra juventini e milanisti. Basta ripercorrere la storia degli ultimi 10 anni, per farsene un’idea piuttosto chiara, riportando alla memoria alcune pagine ormai indelebili del calcio italiano.

Vediamo, dunque, insieme alcuni dei momenti più clamorosi di Milan-Juve, a partire dalla stagione 2003-2004. Il Milan di Ancelotti, in quell’anno, torna a vincere il campionato e la gara contro i bianconeri segna una vera e propria svolta, con i diavoli che, dopo un girone di ritorno praticamente impeccabile, vanno ad ipotecare il tricolore, sbancando il ‘Delle Alpi’ con un netto 3 a 1. Ad andare a segno, ci pensano Seedorf e, soprattutto, Shevchenko, che mette a referto una doppietta, che gli sarà utilissima per la vittoria della classifica cannonieri.

Nella stagione seguente, sarà proprio Juve-Milan a decidere il campionato: le due squadre, infatti, lottano punto a punto per tutta la stagione e lo scontro dell’8 maggio diventa fondamentale. Al ‘Meazza’, dopo una serie di parate miracolose di Buffon su Inzaghi, la partita viene risolta dalla coppia letale Del Piero-Trezeguet: il fantasista juventino, con una rovesciata, serve la punta francese, che fulmina Nelson Dida, mettendo l’ipoteca sul tricolore (che verrà poi revocato, in seguito allo scoppio di ‘Calciopoli’).

Dopo l’anno in serie B della Juve, torna la partitissima contro il Milan nella stagione 2007-2008 e sono subito scintille: i bianconeri della gestione Ranieri hanno voglia di riscattarsi dalla pena scontata, tornano a tastare i grandi campi della serie A e, proprio nello scontro con il Milan, daranno vita ad una delle partite più spettacolari del campionato. Il 13 aprile 2008, a Torino, la ‘Vecchia signora’ s’impone, al termine di un match intenso, fatto di sorpassi e contro-sorpassi: prima Del Piero segna con un preciso diagonale, ma Inzaghi pareggia su assist di Kakà e raddoppia dopo poco; la Juve non ci sta e, grazie ad una doppietta di Salihamidzic, porta a casa l’intera posta.

A vendicare questa sconfitta, ci penserà, nel 2009-2010, il Milan di Leonardo, che darà una delle lezioni più dure ai rivali bianconeri, regolandoli per 3 a 0, sia all’andata, che al ritorno. Bestia nera degli juventini era stato Ronaldinho, che aveva segnato trafitto Buffon per ben 4 volte, insieme ad una rete di Nesta (nel girone d’andata) e ad una di Antonini (nel ritorno).

Il Milan 2010-2011 è una squadra parecchio rinnovata, con Max Allegri seduto sulla panchina ed una serie di stelle (Ibrahimovic, Boateng, Cassano…), che guideranno i diavoli a riconquistare il titolo. Nonostante la qualità dei milanisti e la loro finale vittoria, il match contro la Juve rimarrà una vera e propria ‘maledizione’, contro la quale la formazione di Allegri cadrà nel girone d’andata, cadendo sotto i colpi di Quagliarella e di Del Piero. Nel girone di ritorno, un Milan lanciatissimo verso il titolo, riuscirà ad avere la meglio, solo grazie ad un Gennaro Gattuso d’annata, che segnò uno dei suoi 9 gol in campionato con la maglietta rossonera.

In questa corsa della memoria, lungo binari bianco-rossoneri, la partita più emblematica, combattuta e discussa rimane certamente quella del 2011-2012: gli juventini di Antonio Conte stupiscono tutti, passando il girone d’andata da imbattuti, ma il Milan, dopo un avvio stentato, si rifà sotto, iniziando, nel mese di febbraio, un duello testa a testa con i bianconeri. Il 25 febbraio, al ‘Meazza’, va di scena lo scontro che appare decisivo, per le sorti del campionato: il risultato finale recita un pareggio 1 a 1, ma saranno gli errori arbitrali a rimanere impressi nella memoria. Il Milan, infatti, dopo un primo tempo dominato e dopo aver trovato il vantaggio con Nocerino, segna il raddoppio con un colpo di testa sottoporta di Muntari, che spediva la palla oltre la linea, nonostante un ultimo tentativo disperato di Gigi Buffon. L’arbitro Tagliavento, dopo aver assegnato la rete, decideva di tornare sui suoi passi, fidandosi di una segnalazione dei guardalinee Romagnoli, che non aveva visto la palla entrare completamente in porta. Dopo l’episodio, i nervi sono esplosi: espulsione di Vidal per un fallaccio di Van Bommel, lamentele bianconeri per un gol annullato a Matri e, nel post partita, dichiarazioni al vetriolo di Galliani, Conte ed Allegri, che, profeticamente, dichiarerà che quei 2 punti persi sarebbero stati decisivi per lo scudetto. Alla fine, la Juve tornerà a vincere il tricolore, con soli 4 punti di vantaggio sui rossoneri, che perdono il duello nella penultima giornata stagionale, uscendo sconfitti nel derby, contro l’Inter di Stramaccioni.

E la scorsa stagione? Ricordate come è andata a finire tra Juve e Milan? Se non ne siete certi, ecco, che vi rinfreschiamo la memoria: nella gara d’andata, il Milan ha vinto grazie ad un rigore di Robinho; mentre, nel girone di ritorno, è stata la Juve a rispondere, sempre per 1 a 0 e sempre grazie ad un rigore segnato da Vidal.

Non resta che vedere come andrà a finire quest’anno e, se la storia ci insegna qualcosa, preparatevi a tutto: Juve-Milan raramente delude le aspettative!