La difesa del Milan in queste ultime uscite ha palesato tutti i suoi limiti tecnici e, volendo, anche caratteriali. 13 gol subiti, come il Chievo, peggio dei rossoneri solo Bologna e Sassuolo. La coppia Mexes-Zapata, che nel girone di ritorno aveva garantito una certa affidabilità ed affiatamento, quest'anno è un autentico colabrodo.

Così, l'Ad Adriano Galliani ha deciso di non indugiare e di sondare immediatamente le possibilità sul mercato. La sorpresa di oggi è l'accordo quasi concluso con il difensore francese di origini marocchine Adil Rami. Fuori rosa da diverse settimane al Valencia, era stato accostato in estate sia alla Roma del suo ex allenatore Garcia che al Napoli, che virò poi su Albiol. Il giocatore stesso è stato oggi a pranzo con un intermediario di Via Turati, confermando il gradimento per la destinazione milanese. I contatti sono in corso, e le prime indiscrezioni trapelate dal quotidiano AS parlano di un accordo sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni. Il giocatore potrebbe allenarsi da subito agli ordini di mister Allegri, però non potrebbe essere schierato in uscite ufficiali fino a Gennaio 2014. Classe '85, 190 cm per 88 kg. Grande prestanza fisica e soprattutto molto forte sulle palle alte, un motivo in più per cui farebbe comodo a Milanello. Già 26 presenze con la maglia della nazionale francese condite da un gol. Il 3 gennaio 2011 viene acquistato dal Valencia, ma rimane a Lille fino a giugno agli ordini di Garcia. Con gli iberici colleziona 60 presenze segnando 2 reti.

L'inserimento in rosa di Rami sarebbe di vitale importanza, tenendo conto che le alternative nella zona centrale scarseggiano, e considerando anche i contemporanei infortuni del nuovo arrivato Silvestre e di Bonera, l'unico rimpiazzo plausibile ora è Zaccardo. I terzini, che tanto bene avevano fatto lo scorso anno, sono in fase calante; lo testimonia il pessimo rendimento di Abate, che a parte il gol al Bologna e l'assist per El Shaarawy ad Eindhoven, sembra il lontano parente del cavallo di razza ammirato gli anni scorsi. La staffetta tra Constant ed Emanuelson sulla sinistra, invece, non ha fatto altro che accrescere il rimpianto per l'assenza di De Sciglio, ormai titolare inamovibile.

La sconfitta di domenica sera è stata lo specchio fedele di una stagione nata sotto una cattiva stella: innumerevoli le assenze, tra cui titolarissimi quali Kakà, De Sciglio, Balotelli, El Shaarawy, Montolivo, oltre a Pazzini, Silvestre, Bonera, Gabriel, Birsa, Saponara. Insomma, un cataclisma. Un Milan che soffre costantemente le iniziative avversarie, incapace di creare gioco e esageratamente vulnerabile in difesa. Il vero Milan si vedrà dopo la sosta, con il rientro di molti assenti, e con la speranza che Allegri trovi la ricetta per una difesa di ferro, o meglio, di Rami.