La sfida di stasera tra Milan e Lazio non è l'ultima spiaggia, ma per entrambi gli allenatori è sicuramente un banco di prova fondamentale agli occhi di tifosi e presidenti. Allegri e Petkovic stanno vivendo un periodo difficile, lontani dalle posizioni che contano, due panchine con la data di scadenza.

A San Siro stasera i rossoneri sono chiamati a riscattare la bruciante sconfitta al Tardini contro il Parma, arrivata nel recupero di una partita prima persa, poi recuperata ed infine persa di nuovo. Tutte le indicazioni positive giunte dall'ottimo pareggio contro l'armata blaugrana, si sono sciolte come neve al sole. Difficile davvero comprendere questo Milan, due volti diametralmente opposti, Dr. Jekill e Mr. Hyde.

Piove sul bagnato a Milanello, continua l'emergenza difensiva: l'infortunio di Silvestre, in gol domenica pomeriggio, si aggiunge alla squalifica di Mexes e alla lungo degenza di Daniele Bonera. Allegri può fortunatamente contare sul rientro di De Sciglio dal primo minuto, assente dal preliminare di Champions contro i tulipani del PSV. Ciò che maggiormente preoccupa l'allenatore dei rossoneri è la coppia centrale, soprattutto chi affiancare all'unico centrale titolare rimasto, ossia Zapata. E le alternative scarseggiano, restano Zaccardo e Vergara; il primo non è mai entrato particolarmente nelle grazie del mister, mentre il giovane colombiano non ha ancora esordito in Serie A, e pare quantomai acerbo, soprattutto di fronte ad una vecchia volpe da area di rigore come Klose. Più probabile che a scendere in campo dal primo minuto sarà l'italiano.

Anche Petkovic dovrà fronteggiare qualche assenza, vedi Konko, Dias, Novaretti, Biava e Lulic, mentre potrà contare sul ritorno del profeta Hernanes, che quando vede il Milan, spesso si trasforma. L'aquila dovrà confermare la buona prestazione di domenica sera contro il Cagliari, in cui finalmente la squadra ha ritrovato i tre punti, dando respiro alla classifica, oltre che alla panchina del serbo. Finora i biancocelesti hanno un ruolino disastroso fuori casa, con un solo punto in 4 partite, ottenuto contro il Sassuolo, uno in meno dei rossoneri; mentre il Milan ha ottenuto 9 dei suoi 11 punti a San Siro, tornato ad essere un fortino per i Casciavit, eccezion fatta per la rocambolesca sconfitta contro il Napoli. Nelle ultime 16 partite giocate a San Siro, il Milan ha vinto in 13 occasioni.

Sarà il 141° confronto tra le due squadre, il 71° a Milano; le cifre sono ampiamente a favore dei padroni di casa, vittoriosi in 60 occasioni, contro le 26 dei biancocelesti, mentre i pareggi sono stati 55. La scorsa stagione al Meazza, in una sfida cruciale per il terzo posto, si imposero i rossoneri per 3-0, grazie alla doppietta di Pazzini, stasera assente, e Boateng. Molti sono gli ex delle due squadre, nessuno però in campo stasera: ricordiamo Nesta, Oddo, Crespo, Stam, Brocchi, Vieri, Fuser, Pancaro, Favalli, Chiodi e Fiori, oltre ad Alberto Zaccheroni, che ha allenato entrambe le compagini.

Nell'undici rossonero dovrebbero figurare tra i titolari sia Kakà che Mario Balotelli, che completeranno il tridente con Birsa; sulla linea mediana, ritroverà una maglia da titolare Sulley Muntari, a fianco di De Jong e capitan Montolivo. Confermato il giovane Gabriel in porta, mentre permane il dubbio Zaccardo-Vergara, con favorito l'ex felsineo.

Tra i biancocelesti, trio d'attacco da pesi massimi Klose-Candreva-Hernanes, con Ledesma che rileva l'acciaccato Biglia in mezzo al campo. Rientra Radu in difesa, con Ciani, Cana e Cavanda.