I regali sotto l’albero li troveranno Mazzarri ed i suoi ragazzi che hanno regalato la prima gioia a Thoir da presidente. L’Inter torna a vincere dopo la sconfitta di Napoli; può festeggiare un derby molto combattuto, ma poco spettacolare, grazie alla prima rete nella stracittadina di Rodrigo Palacio. Sale a 31 punti in classifica, a 4 distanze dalla zona Champions.

La Partita

San Siro risponde alla grande per l’ultima dell’anno. Tutto esaurito alla scala del calcio per il derby della Madonnina numero 280. Alla vigilia Allegri ha chiesto ai suoi di essere perfetti e di non fare errori, Mazzarri di metterci il cuore senza dimenticarsi di fare le cose perbene. La novità nel Milan è Riccardo Saponara al posto di Matri, che va in panchina. L’ex empolese gioca insieme a Kakà alle spalle di Balotelli che viene da tre gol consecutivi. SuperMario ha giocato 3 derby (2 con l’Inter, 1 Milan) senza segnare. Mazzari sceglie Rolando e non Ranocchia. Lo squalificato Alvarez viene rimpiazzato da Guarin con Taider e non Kovacic a centrocampo. L’ Inter, senza giocatori italiani in campo, ma di nuovo con il suo capitano Javier Zanetti, 40 anni, 44 derby. Le facce dei due tecnici sono tese; vincere il derby significherebbe affrontare la sosta al meglio e dare autostima a tutto l’ambiente.

Primo tempo- La partita vive nei primi minuti una fase di studio con la squadra di Mazzari che prova attraverso i cambi di gioco a sfruttare la corsie laterali ma il Milan, molto basso, con le linee, di difesa e centrocampo molto strette, non concede nulla. Al 6’ Saponara si presenta a San Siro con un tunnel a Campagnaro. Balotelli, al 9’, su cross di De Sciglio controlla il pallone in area, si gira, ma non riesce a centrare la porta. All’undicesimo minuto ancora palla gol per il Diavolo che però non concretizza. L’Inter, che era partita meglio, inizia a soffrire la qualità del palleggio milanista con Allegri che chiede a De Sciglio e Constant continue sovrapposizioni. Al 15’ Guarin vede Abbiati fuori dai pali e prova a sorprenderlo con un tiro dai 25 metri, ma il pallone finisce fuori. La partita non decolla; Zapata e Bonera attenti su Palacio; Balotelli solo contro i tre centrali nerazzuri; sugli esterni De Sciglio e Nagatomo da una parte, Constant e Jonathan dall’altra si annullano; in mezzo al campo c’è molto traffico e poca qualità. Al 22’ Muntari prova un destro da fuori senza però dare realmente fastidio alla sua ex squadra. Al 23’ risponde la banda Mazzari; cross velenoso da destra che trova sul secondo palo Nagatomo che per poco non sorprende la difesa rossonera.

L’Inter adesso prova a fare la partita ma il Milan indovina sempre i tempi di aggressione sul portatore di palla avversario ma non riesce ad essere veramente pericolosa. Al 27 minuto Cambiasso stende Balotelli; punizione dai 28 metri che però non viene sfruttata dal numero 45 rossonero. Il terreno di gioco, in pessime condizioni, non aiuta i 22 in campo; diventa difficile controllare bene il pallone. Al 29esimo minuto su un calcio d’angolo Handanovic esce male e Poli ha una grande occasione ma incredibilmente non riesce a centrare la porta. Occasionissima per il Milan. Al dieci minuti dalla fine del primo tempo il risultato non si sblocca. I ragazzi di Allegri danno una maggiore intensità alla partita e prendono in mano l’incontro; diventa difficile per l’Inter recuperare la palla. Il pubblico non gradisce l’atteggiamento della squadra di Mazzari e Thohir, in tribuna per il suo primo derby da presidente, osserva con attenzione. Al 39’ episodio dubbio in area di rigore rossonera; Palacio anticipa Zapata che non tocca il pallone e colpisce El Trenza; sembra rigore,per tutti, ma non per l’arbitro bergamasco, che lascia giocare. Negli ultimi minuti la partita si incattivisce, si anima di contrasti e duelli nei quali nessuno tira indietro la gamba con Guarin a Muntari molto fallosi. Al 46’ Constant non molla la maglia di Guarin e viene ammonito. Calcio di punizione, Cambiasso è bravo a farsi trovare solo in area ma non è preciso nel colpo di testa. Dopo due minuti di recupero tutti negli spogliatoi.

Secondo tempo - La ripresa inizia con un cambio nel Milan: Emanuelson al posto di Constant. Dopo un minuto Jonathan scalda i guanti di Abbiati che però risponde presente. L’Inter pressa subito i cugini ad inizio ripresa ma il Milan è attento a non sbilanciarsi e con Balotelli al 7’ va vicinissimo al gol. La partita va a sprazzi, ed è ancora il Milan, sempre con Balotelli ad essere pericoloso; splendido il tentativo con l’esterno destro che sfiora il palo alla destra di Handanovic. Al 56’ Mazzari si gioca la carta Kovacic al posto di Taider ma Palacio è il solo li’ davanti a portare la croce. Nel Milan capitan Kakà non brilla e Saponara si ritrova spesso fuori dal gioco. Al 68’ esce uno stanco Zanetti; al suo posto Kuzmanovic. Balotelli ci prova su calcio di punizione da posizione defilata. I nerazzurri rispondono con la solita incursione di Nagatomo che punta sempre De Sciglio. Sembra però prevalere la paura di perdere da entrambe le parti. Allegri temporeggia per effettuare i cambi perché in campo ci sono alcuni giocatori in precarie condizioni. Poi, al 75’, si decide e sostituisce Saponara con Matri che si piazza al centro dell’attacco con Balotelli, ovunque nella ripresa, largo sulla destra. Il Milan però si sbilancia e l’Inter prova subito ad approfittarne in contropiede senza però concretizzare.

Tecnicamente non una partita memorabile e di certo non passerà alla storia . Al 36’ della ripresa Abbiati e Zapata salvano il Milan che rischia due volte su Palacio e Kuzmanovic. Il Diavolo è stanco, De Sciglio non ne ha più, Muntari pure. Mazzari toglie Cambiasso e gioca la carta Icardi per provare a vincere la partita. Nagatomo diventa il primo capitano giapponese della storia dell’Inter. Il Milan gioca di rimessa mentre i cugini spingono per cercare il gol della vittoria. E lo trovano all’85 minuto con Palacio che di tacco su cross di Guarin anticipa tutti e sblocca la partita. El Trenza spacca la partita con una prodezza assoluta in tipico stile argentino. Il Milan getta nella mischia Pazzini per cercare un disperato pareggio a quattro minuti dalla fine. Esce Poli. Aumentano gli spazi per l’Inter con i tifosi che iniziano ad assaporare la vittoria e sostengono la squadra. Matri, Pazzini e Balotelli non bastano. Muntari si fa espellere al secondo dei quattro minuti di recupero. Handanovic allontana l’ultimo pericolo per i suoi. Mazzoleni fischia la fine. Inter batte Milan 1-0. Un ottimo Milan nel primo tempo non è bastato. La squadra è calata fisicamente nell’ultimo quarto d’ora del match e l’Inter è stata molto brava ad approfittarne alzando i ritmi e riuscendo a fare gol. Allegri ha tentato di vincere ma è uscito sconfitto. Adesso la classifica piange.