A come AMBROSINI: il grande addio. Il 2013 del Milan vive a giugno uno dei suoi momenti più significativi. Le strade di Massimo Ambrosini e il club si sono divise. Il capitano saluta dopo 489 match giocati e 36 gol all’attivo. Ambrosini con il Milan ha vinto 4 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe Italiane, 2 Champions League, 2 Supercoppe Uefa e 1 Mondiale per Club.

B come BARBARA BERLUSCONI: quota rosa. La figlia del presidente è entrata nel CdA del Milan già dal 2011, ma è da quest’anno che il suo nome è legato a cariche ben più alte. Il 19 dicembre il CdA ha decretato la spartizione dei poteri tra lei e Adriano Galliani, dando a Barbara l’incarico di vice presidente e amministratore delegato del Milan nei settori non relativi all’attività tecnico-sportiva.

C come CALCIOMERCATO: tra colpi e flop. Il mercato 2013 si apre con la bomba Balotelli: 20mln al City e Supermario finalmente in rossonero. Segue la cessione di Pato per 15mln al Corinthians. In estate il vero colpo è il ritorno di Kakà, che Galliani riesce a riportare a casa a costo zero. È arrivato a costo zero anche il giovane promettente Birsa, scambiato con Antonini che saluta Milanello dopo cinque anni. In entrata da registrare Poli per 3mln in compartecipazione e il grande flop del mercato rossonero: dalla Juve per 11mln arriva Matri, autore fin qui di una sola rete segnata. Salutano, oltre a capitan Ambrosini, Flamini, Bojan e Boateng, ceduto a sorpresa allo Schalke per 10mln.

D come DAI DAI DAI: il tormentone. Da tempo sulla panchina rossonera non si sente altro. Il 2013 è stato un anno difficile per il mister Max Allegri, che è riuscito a salvare un posto Champions alla squadra lo scorso maggio e ha passato l’intera seconda parte dell’anno solare in continuo rischio esonero. I risultati non lo supportano, ma la dirigenza è con Allegri. E allora, dai dai dai, avanti Max!

E come EL SHAARAWY: da faraone a mummia. La parabola del gioiellino rossonero ha toccato punti davvero bassi quest’anno. El Shaarawy, grande protagonista nel finale del 2012, si è da prima trovato ingabbiato dall’arrivo di Balotelli, poi ha sofferto una serie di infortuni. Uniche gioie, il gol nel derby e nel playoff di Champions League. Per il nuovo anno l’augurio è di tornare a rialzare la cresta!

F come FIORENTINA: rivalità viola. Il 2013 si è contraddistinto per una nuova forte rivalità calcistica. Il match del Franchi ad Aprile, ricco di colpi e contraccolpi, di espulsioni dubbie, di rigori regalati e negati, ha scatenato una tempesta, che è culminata in un uragano di veleni quando il Milan vittorioso a Siena nell’ultima giornata di campionato ha estromesso i Viola dalla Champions per due punti. Da lì i vari “meritavamo noi” e “terzi sul campo”; la ciliegina è il trasferimento dello storico capitano Ambrosini proprio a Firenze.

G come GALLIANI: dimissioni, anzi no. Sembrava davvero finita. Dopo 27 anni e 28 trofei vinti si era arrivati ai ferri corti in casa Milan. Troppe le diatribe con Barbara Berlusconi, troppe le critiche per un momento certamente non felice. Ma alla fine, per citare il presidente Berlusconi, “è ritornata la serenità”. Galliani e le sue cravatte gialle accompagneranno ancora il Milan anche nel 2014 come AD rossonero, seppur in collaborazione con Lady BB.

H come HONDA: a tutta velocità. Si riparte da qui, il nuovo anno inizierà con un nuovo motore in casa Milan. L’acquisto del giapponese si è perfezionato a dicembre, il nipponico sarà una pedina importante per il futuro del Milan. Ma dove giocherà: sarà coppia di trequartisti con Kakà, sarà esterno d’attacco? La palla passa ad Allegri.

I come INTER: derby a Natale. Si è chiuso col derby il 2013 rossonero. L’Inter vince col tacco di Palacio, il Milan saluta con l’ennesima sconfitta una delle stagioni più travagliate di sempre. A febbraio invece il derby si era chiuso in pareggio: la stracittadina ha regalato a El Shaarawy uno dei pochi sorrisi del suo personale anno.

L come LIPPI: ciao Claudio. Il 26 marzo è morto in un incidente stradale Claudio Lippi, giornalista amatissimo di Milan Channel. Aveva 42 anni, era amico dei giocatori, la società gli ha dedicato l’area stampa di Milanello. Se n’è andato un amico.

to be continued...