Bryan Cristante è sicuramente il volto nuovo di giornata, un ragazzo cresciuto da predestinato e con una curiosa capacità nel collezionare record. Fisico già maturo (1,86x78) ed un ciuffo che rimanda allo stile dei Beatles nonostante Bryan si professi adepto al Rap; mediano, destro naturale ottimo nell'impostazione di gioco; spesso gioca per via orizzontali ma è comunque dotato di un discreto lancio. Capace anche in fase difensiva dove eccelle nel rubare palloni al diretto avversario mentre pecca nel posizionamento. Specialista delle punizioni dal limite che solitamente calcia forti e rasenti al terreno mentre raramente cerca di scavalcare la barriera. Deve sicuramente migliorare nell'uscita rapida del pallone dopo la riconquista ed aggiungere rapidità alle proprie manovre.

Copertina della 18esima giornata in quanto autore di un'ottima prestazione ,condita da un gol, che lo lancia all'onore della cronoca, una fama già parzialmente assaggiata il 6 dicembre 2011, quando a 16 anni e duecentosettantotto giorni era stato annunciato dallo speaker del města Plzně di Plsn come subentrante al brasiliano Robinho. Si tratta dell'ottantunesimo minuto di gioco dell'ultima partita dei gironi di Champions 2011/12; la prova di Cristante si rivela anonima e sfortunata in quanto il Viktoria acciuffa il pareggio con due reti frutto di carambole segnate al 90 ed il 92 minuto di gioco. Eppure la serata di Bryan non passa inosservata dal punto di vista statistico e mediatico, esordendo a 16 anni e spiccioli il ragazzo diviene il terzo giocatore più giovane di sempre a calcare i campi della massima compezione europea, dietro solamente a Babayaro (16 anni e 87 giorni con l'Anderlecht) e Mavrias (16 anni e 242 giorni con il Panathinaikos), nomi sicuramente non celebri, il secondo è un '94 mentre il nigeriano ('78) ha vinto l'oro alle olimpiadi del 1996 ,Cristante aveva un anno e pochi mesi , ed una Premier nel Chelsea di Mourinho.

Bryan nasce il 3 marzo del 1995 a San Vito al Tagliamento in Friuli, da padre canadese e madre italiana, ma cresce a Casarsa della Delizia, distante solamente 5 km e mezzo. Il ragazzo si appassiona al calcio ed inizia a calciare la sfera di cuoio militando nel Sas Casarsa, la società locale. Presto viene notato dagli osservatori ed a 11 anni avviene il primo trasferimento, alla Liventina Gorghense, società dilettantistica veneta dove spesso gioca con compagni più grandi di uno o due anni. A 13 anni riceve la chiamata dal Milan, il quale decide di lasciare Bryan ancora un anno in Veneto, un destino parallelo a quello di Kingsley Boateng, compagno dell'italo-canadese nella Liventina prima e nel club milanese poi. Nell'anno di transizione Cristante riceve la chiamata della nazionale under 15 e diventa il primo giocatore a vestire la maglia azzurra e contemporaneamente quella di una società dilettantistica, altro record .

Per il friuliano l'avventura rossonera parte subito in quarta ed al primo anno si ritrova ad essere leader della formazione che vincerà lo scudetto della categoria dei Giovanissimi Nazionali 2010. Bryan conclude la stagione con 8 gol e l'anno successivo bissa il successo nella categoria degli Allievi Nazionali. La stagione 2011/12 è il crocevia nella carriera del centrocampista, debutta nel campionato primavera e nella Champions League, colleziona una panchina in serie A ed inizia ad essere monitorato costantemente da Allegri il quale si sta distinguendo per aver dato fiducia a Strasser e Merkel. L'anno seguente l'italo-canadese assume la regia della primavera, dove costituisce l'asse portante della squadra assieme al conterraneo e coetaneo Petagna ed al "veterano" Ganz. Durante la stagione spesso si reiventa centrale nella difesa a 3 del Milan, vero è proprio Jolly alle dipendenze di Coach Dolcetti il quale si trova alle prese con una situazione difensiva complicata nella prima metà dell'anno. Colleziona 31 presenze fra Milan e nazionali giovanili, segna 6 gol ma l'avventura in prima squadra si limita a 4 insoddisfacenti panchine. Discorso a parte va fatto per il trofeo Carnevale di Viareggio; dove il centrocampisa ha totalizzato 7 presenze, segnato un gol e vinto il premio come miglior giocatore della manifestazione nonostante la sconfitta in finale subita dall'Anderlecht. La stagione vede pure la firma del primo contatto da protagonista per il friuliano, il quale il 3 marzo festeggia il proprio diciottesimo compleanno siglando un accordo con il Milan sino al 30 giugno 2018 a 240 mila annui.

Ed è proprio la stagione successiva premiare Bryan, il quale esordisce in serie A: a Verona, entrando al 86esimo contro il Chievo in una partita arida di emozioni e terminata con il risultato di 0-0. Nei primi giorni di gennaio si è parlato di un interessamento del Livorno, ma Cristante viene riproposto come titolare il 6 gennaio, contro l'Atalanta, complice il fastidio muscolare occorso a Montolivo, giocatore a cui il baby-talento assomiglia molto dal punto di vista tattico. I minuti scorrono, Bryan si dimostra sciolto e svolge il proprio compito in fase di impostazione. È il Kaka-day, il quale segna il gol 100 e 101 nella stessa partita, come fece Shevchenko a suo tempo contro il Chievo. Ed è proprio il brasiliano che al 66esimo minuto riceve da Balotelli a circa 10 metri dall'area. Il 22 serve per vie orizzontali Cristante, il quale controlla a seguire con il sinistro e conclude con il destro, senza guardare. La conclusione è rasoterra, forte, un colpo da biliardo che fa sponda sul palo alla destra di Consigli e si adagia in rete. Bryan non esulta, sommerso dai compagni si limita ad alzare le mani al cielo, un esultanza anonima; a parlare ci ha gia pensato il campo.