Lavoro, lavoro, lavoro: la parola d'ordine del Milan targato Clarence Seedorf è più che chiara e, alla vigilia del match di campionato contro il Cagliari, il concetto viene ribadito: «Sono qui per contribuire alla ricostruzione di questa squadra e credo che si possano già vedere alcuni risultati. La squadra dimostra grande volontà di impegnarsi, per venir fuori dalla crisi; devo pensare a dare serenità al gruppo ed il bel gioco sarà una conseguenza».

Applicazione e sacrificio da conquistare, dunque, senza pensare a grandi traguardi: «Gli obiettivi di un club come il nostro sono sempre gli stessi; ora, però, si devono cercare risultati e punti. La Champions non deve essere il nostro focus, perchè, al momento, siamo a 22 punti di distanza: non è questo l'obiettivo principale». Comprensione, quindi, per il disappunto dei tifosi, che sono chiamati ad avere pazienza: «Sono il primo a capire i tifosi; ci spiace molto per questo periodo, ma anche nel passato abbiamo visto molti club attraversare momenti difficili. Siamo qui per impegnarci e riportare entusiasmo per far tornare i nostri tifosi»

Il primo passo per questa ricostruzione rossonera passa dal match con il Cagliari; ecco, dunque, come presenta la gara il neo allenatore milanista: «Il Cagliari ha il nostro rispetto, ma sappiamo cosa c'è da fare. Rispetteremo molto la loro qualità casalinga: sarà una partita difficile».

Sulla formazione, qualche anticipazione viene fornita, ma guai a parlare di moduli: «Muntari deve ancora lavorare: non è il momento di rischiare, visto che il campionato è ancora lungo ed avremo bisogno di lui in futuro. Per Zapata, mi dispiace molto, ma la prevenzione è fondamentale, soprattutto in questo momento. Balotelli, invece, nonostante il pestone rimediato ieri, sta bene. El Shaarawy non sta ancora bene e, fino a quando tornerà ad allenarsi, va lasciato tranquillo. Per il resto, vi chiedo di non continuare a parlare di sistemi di gioco: dipende tutto dal gruppo, dalle persone che vanno in campo e dalla volontà di avere lo spirito da guerrieri».

Seedorf commenta, poi, la situazione relativa al mercato, che ha appena portato alla sua corte Michael Essien: «Lo conosco molto bene; ci siamo sentiti, è un grande giocatore, un guerriero, che penso di utilizzare in mezzo al campo. Inoltre, porterà valori, sia in campo che fuori. Ha personalità e servirà alla squadra».

Primi bilanci anche per l'altro grande rinforzo invernale, Honda: «Lo seguo da tanti anni, dobbiamo avere pazienza anche con lui: non è facile passare dalla Russia alla serie A. Dobbiamo dargli tempo ed aiutarlo ad abituarsi al calcio italiano, che è di altissimo livello».