Con la sconfitta di Bergamo il Milan saluta l’Europa. Il vantaggio iniziale, grazie ad un autogol di Bellini, è frutto del caso. Il Diavolo gioca male per tutta la partita, sotto ritmo e senza idee, e solo dopo il pareggio di Denis, su rigore, prova a tirare fuori l’orgoglio per vincere la partita. Ma non basta ed all’ultimo secondo del match arriva la prodezza di Brienza come una mazzata a sancire la fine del campionato rossonero e la meritata vittoria dei bergamaschi che ora, vincendo anche l’ultima, potrebbero stabilire il record di punti, 53, in serie A. Seedorf sbaglia le scelte iniziali, poi rimedia rilanciando El Shaarawy dopo 5 mesi al posto del pessimo Honda. Poli, Pazzini e Taarabt in panchina con gli ultimi 2 che entrano a partita già compromessa. Brutto episodio dopo il pareggio di Denis tra Mexes ed i tifosi dell’Atalanta. Si salva solo Balotelli che colpisce una traversa nel primo tempo ed un palo al 91esimo.

Cronaca - 180 minuti alla fine del campionato. L’Atalanta, 47 punti, raggiunta la terza salvezza consecutiva, cerca il record di punti in serie A ma arriva da 4 sconfitte ed un pari mentre il Milan, 54 punti, sei vittorie nelle ultime 7, deve dare tutto per continuare la scalata EL. Rispetto al derby Clarence Seedorf deve rinunciare ad Abbiati per squalifica mentre alle spalle di Balotelli sceglie Honda e non Taarabt come partner di Kakà. Colantuono, privo dello squalificato Estigarribia e di ben 3 difendori centrali ( Yepes, Lucchini e Stendardo) sceglie un centrocampo a 3 con Moralez e Bonaventura alle spalle di Denis. Arbitra Rizzoli.

I padroni di casa giocano con la tranquillità, dimostrando una buona condizione fisica ed un’ottima tecnica nei suoi migliori singoli, Bonaventura e Moralez su tutti, che corrono, si muovono negli spazi e si sacrificano in fase di copertura. A differenza di Honda, sempre più spaesato, e Kakà, in pessime condizioni fisiche. Il Milan, che nelle ultime 4 sfide a Bergamo ha raccolto 10 punti, gioca a ritmi bassi, soffrendo negli ultimi 30 metri la maggiore organizzazione della squadra di Colantuono. De Jong, poco aiutato da Muntari e Montolivo in fase di copertura, non riesce ad evitare le iniziative nerazzurre, come al 23’ quando l’Atalanta si rende pericolosa con un’azione da sinistra, scarico di Denis per il tiro di Carmona che però non spaventa Amelia. Il Diavolo rischia anche sui calci piazzati come al 33’ quando il giocatore più piccolo di tutto il campionato, Moralez, per poco di testa non porta in vantaggio i suoi. Il Milan, prova a portare in avanti gli esterni, de Sciglio e Constant, ma la poca organizzazione porta la squadra ad affidarsi alle iniziative dei singoli, Balotelli su tutti. Il rossonero, dopo essersi proposto in versione di uomo-assist per i suoi due inesistenti compagni di reparto, si mette in proprio rendendosi pericolosissimo al 30’ quando su calcio di punizione, battuto da posizione laterale, colpisce la traversa. Troppo poco però per una squadra che deve vincere a tutti i costi.

Cosi’ nella ripresa Honda resta negli spogliatoi, fallendo miseramente anche oggi l’opportunità concessagli da Seedorf che prova, al posto del giapponese, a rilanciare El Shaarawy dopo 5 mesi di calvario. Proprio a Bergamo nella scorsa stagione il faraone aveva deciso la sfida. Ci si affida alla cabala dunque, ma anche alla fortuna, che sorride al Diavolo al 51’ quando da una palla persa a metà campo dall’Atalanta, arriva il gol. Anzi l’autogol di capitan Bellini che nel tentativo di anticipare Balotelli manda alle spalle del proprio portiere il cross di Muntari. 1-0 Milan e sesto posto più vicino. La squadra di Colantuono, dopo lo svantaggio, sembra il Milan del primo tempo. Mentre il Diavolo, con il ritorno ai 2 mediani e Montolivo più alto sulla linea di Kakà ed El Shaarawy dimostra di tenere meglio il campo. Ma tutto questo dura 15 minuti. Già perché al 66’ l’arbitro Rizzoli assegna il calcio di rigore per i padroni di casa per un pestone di Constant ai danni di Carmona. Denis, dagli 11 metri non sbaglia. Amelia da una parte e palla dall’altra. 1-1 al 67’. Per Denis è il 13esimo gol in campionato, il secondo su rigore, il terzo gol al Milan in carriera. Dopo il pareggio gli animi si scaldano in campo e sugli spalti con Mexes protagonista di un battibecco col pubblico. Un finale incandescente con Seedorf che tenta di rimediare inserendo Taarabt e Pazzini per il forcing finale. Colantuono, per sfruttare i tanti spazi che il Milan concede, inserisce De Luca e Brienza. E nel recupero accade di tutto. Balotelli al 91’ lascia partire, da fermo, un tiro meraviglioso. La palla fila via dritta, troppo, e prende il palo. Consigli resta immobile, mentre tutta la panchina rossonera si dispera. Quando ormai le speranze di vincere la settima partita su otto sono svanite arriva la prodezza di Brienza che con un tiro meraviglioso manda la palla sotto l’incrocio dei pali ed il Diavolo all’Inferno. Chapeau. 2-1 al 95’.

Al Comunale di Bergamo vince meritatamente l’Atalanta sbarrando definitivamente al Milan la strada che portava in Europa. Migliori in campo Denis, Brienza ma anche Balotelli, che ci ha provato in tutti i modi con due legni clamorosi: male Seedorf che sbaglia completamente la formazione iniziale, puntando su Honda e Muntari lasciando Poli e Taarabt in panchina. Unica nota positiva della giornata è il ritorno in campo di El Shaarawy che ha fatto vedere sprazzi del vero Faraone.Pollice basso.