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Inzaghi: "Vogliamo riconquistare i nostri tifosi"

Il tecnico parla al rientro in Italia, dopo la lunga tournée americana. Tre i punti toccati: tifosi, mercato, compattezza di squadra.

Inzaghi: "Vogliamo riconquistare i nostri tifosi"
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Di Johnathan Scaffardi

Il Milan rientra in Italia, con un pieno di fiducia garantito dal successo in amichevole con i messicani del Chivas, e assapora nuovamente il clima del bel paese, fatto di mercato e pressioni. Compito arduo per Pippo Inzaghi. Ricostruire una squadra ridotta ai minimi termini lo scorso anno e poco rinnovata da un mercato al risparmio. Gli arrivi a zero di Alex e Menez non possono bastare. La soluzione del caso Robinho può essere un viatico per un'occasione d'agosto. Inzaghi tira dritto, senza guardare a possibili arrivi o sogni d'estate "Si leggono e si dicono tanti nomi, la società sa quali sono le mie preferenze, non voglio fare nomi perché non sarebbe giusto. Se dovessimo restare così, io sarei contento. Abbiamo scoperto tre giovani: Niang, Cristante e Saponara. Vogliamo i giovani, ma dobbiamo dargli tranquillità e non dobbiamo bocciarli dopo la prima partita. Il mio obiettivo è far rendere al cento per cento ogni giocatore, mettendolo nel ruolo migliore per le sue caratteristiche".

Obiettivo principale ridare entusiasmo all'ambiente, coinvolgendo anche il pubblico in un processo di svolta iniziato proprio con l'arrivo di Pippo "Valencia e Trofeo Tim saranno due impegni certamente difficili, ma il nostro obiettivo è essere al meglio per la partita della Lazio. Abbiamo un nostro obiettivo preciso, e ci riusciremo: è quello di riconquistare i nostri tifosi e tornare a riempire San Siro".

L'ultima uscita ha esaltato la qualità offensiva del Milan. Il gioiello dal piazzato di Balotelli, il fiuto di Pazzini, l'estro giovanile di Niang, ma Inzaghi sa che le partite si vincono soprattutto con un'adeguata compattezza di squadra, con una retroguardia attenta e puntuale "La garanzia più importante me la deve dare la squadra, io parto dal concetto che la squadra che prende meno gol vince lo scudetto. Io partirei proprio dalla compattezza di squadra, l'altra sera c'è stata, nelle prime partite eravamo stati anche un po' sfortunati e avevamo sofferto. Avevo visto qualcosa di positivo anche nelle sconfitte, poi è utopistico pensare che non ci sia da lavorare su questa squadra. Al contrario, c'è da lavorare molto. Durante questa tournée non abbiamo lavorato tantissimo, adesso a Milanello recupereremo".