Mattia De Sciglio giura amore eterno al Milan, anche se è stato spesso al centro di voci di mercato che lo vorrebbero nel mirino del Real Madrid di Carlo Ancelotti, il terzino rossonero ha le idee chiare sul proprio futuro, come ha spiegato al Corriere della Sera: “Se ho mai pensato di andare via? No, semplicemente in primavera dissi che nel calcio di oggi può succedere di tutto. Ma sono in uno dei club più forti al mondo e spero che il Milan torni a vincere come ha fatto in passato. Le voci sul Real? Sono concentrato sul Milan. Se i rumors fossero veri, certo mi farebbero piacere; ma ho altri progetti per il futuro: sto prendendo esempio da quei giocatori d’esperienza che ci sono nello spogliatoio come Abbiati, Bonera e Montolivo, leader di questa squadra. Sarebbe un onore diventare, un giorno, il capitano del Milan. Chi porta la fascia solleva le coppe? Un motivo in più per indossarla…”.

De Sciglio vuole quindi continuare ad essere protagonista al Milan, dove da questa estate in panchina c’è Filippo Inzaghi: “Ha lavorato sul gruppo e sull’unità di squadra, che l’anno scorso mancava: se c’è unione fuori dal campo, poi i risultati si vedono anche in partita - ha spiegato il numero 2 rossonero -. La sua qualità principale? Trasmetterci entusiasmo. Ci chiede impegno e disponibilità, ma è più permissivo di quello che vuole far credere: essendo stato giocatore, conosce le nostre esigenze”. "A sinistra mi sento a casa. Sono destro di piede e potrei giocare anche su quella fascia, ma a sinistra gioco anche in nazionale. Diciamo che lì ho più continuità di rendimento”. Il terzino rossonero è un prodotto del settore giovanile rossonero: “Io predestinato? Diciamo che rispetto ad altri compagni delle giovanili ho avuto la fortuna di fare il salto diretto dalla Primavera alla prima squadra senza andare in prestito ad altri club - ha spiegato De Sciglio -. Penso a Verdi ora all’Empoli, Simone Andrea Ganz ceduto al Como o Comi all’Avellino. Devo ringraziare Allegri, che mi ha fatto crescere e mi ha dato l’opportunità di mettermi in mostra. In altri tempi non sarebbe stato possibile”.

E si leva qualche 'sassolino': "Forse a certi livelli in Italia si chiede troppo. Ho già dimostrato tutte le mie qualità. Adesso sono quasi al 100 per cento, ma pretendono che lo sia ogni domenica. Anche nelle cose buone si cerca di vedere qualcosa di negativo. Io non mi curo delle critiche, cerco di passarci sopra senza pensarci troppo. È normale che in qualche partita, uno non possa essere sempre al 100 per cento. Io ci sto arrivando. Le mie ultime prestazioni sono state migliori rispetto a quelle precedenti".

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