Al comunale di Torino il Milan prova a dimenticare il brutto tonfo dell'Epifania con il Sassuolo, il Toro cerca conferme dopo l'importante pari sul campo del Chievo e l'incoraggiante finale di 2014 impreziosito dalla vittoria interna sul Genoa. Ventura sceglie il consueto 3-5-2, con Padelli che vince il ballottaggio in porta con Gillet, Capitan Glik al centro della difesa, Farnerud preferito a El Kaddouri per dare più sostanza alla mediana, Martinez al fianco di Quagliarella per creare scompiglio nella retroguardia milanista. Inzaghi sorprende tutti in avvio con Niang titolare per la prima volta in stagione. In difesa rientrano Mexes e Armero dopo le rispettive squalifiche, Rami torna centrale difensivo con De Sciglio preferito ad Abate. In mezzo al campo si rivede il duo di muscoli e sostanza Muntari - De Jong, davanti con Niang e Menez gioca l'inamovibile Boanventura. Bocciato El Shaarawy, Cerci parte ancora dall panchina contro il suo recente passato granata. 

Fantastico l'avvio di match con il Milan che passa subito in vantaggio. Appena al secondo minuto, azione personale di Menez che si incunea in area di rigore, elude con una grande giocata Glik che lo mette a terra: per Rocchi si tratta di calcio di rigore. Dal dischetto è lo stesso francese a trasformare il rigore che vale il vantaggio rossonero. Per Menez è il nono gol in campionato, cinque su cinque dal dischetto dove il francese si conferma infallibile. Il Torino però non ci sta e reagisce immediatamente al gol subito, prima con una conclusione di Farnerud, forte ma centrale, poi con una bella combianzione a cercare e trovare Quagliarella libero di calciare in diagonale, Diego Lopez è attento e si salva con il corpo. La partita è bella e piacevole, i ritmi sono alti soprattutto grazie al Torino che continua ad attaccare a testa bassa, il Milan prova ad affidarsi agli strappi di Menez, ma è il Toro ad avere il sopravvento nella fase centrale di tempo. Le occasioni più importanti arrivano tutte su calcio da fermo: prima è Moretti a sfiorare l'incrocio direttamente da calcio d'angolo, poi è l'ex di turno Matteo Darmian a sfiorare il gol dopo un calcio di punizione scodellato il area da parte di Vives: l'esterno italiano sfugge alla marcatura di Montolivo e colpisce di testa a botta sicura, ma è il palo alla destra di Diego Lopez a dirgli di no. Nel finale di un primo tempo spigoloso, spezzettato e pieno di interruzzioni, nel maxi recupero concesso da Rocchi avviene l'espulsione di De Sciglio per somma di ammonizioni dopo un fallo sull'incontenibile Darmian lanciato verso l'area milanista. Inzaghi corre subito ai ripari inserendo Abate al posto di Niang  per riportare equilibrio difensivo, e accoglie con sollievo il fischio finale del primo tempo, che manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio più che mai bugiardo di 1-0 a favore dei diavoli. 

Nella ripresa il Toro, consapevole dell'uomo in più riparte ad attaccare senza esitazioni, cercando di sfruttare in ampiezza il proprio gioco, soprattutto con gli esterni Peres e Darmian. Il Milan pare impaurito e senza molte idee da mettere in campo, capace ormai solo di difendersi dagli attacchi ripetuti del Torino. Inzaghi continua a muovere la panchina inserendo Poli per un nervosissimo Muntari. Anche Ventura prova il jolly dalla panchina inserendo El Kaddouri per Vives, ma il risultato non cambia: Il Toro attacca, il Milan si difende. Nell'ultima mezz'ora di gioco le squadre si allungano, il Toro continua ad attaccare con delle improvvise accellerazioni di un'ispiratissimo Bruno Peres e del mai domo Quagliarella autore di un tiro potentissimo disinnescato ancora una volta da Diego Lopez allo scoccare del 70'. Ultimo quarto d'ora di sofferenza totale per il Milan costretto nella propria metà campo con tutti gli effettivi, compreso il solitario Menez, mai rifornito nel corso della ripresa. Inzaghi preoccupatissimo, non concede minuti ne a Cerci ne a El Shaarawy, inserisce il gigante Alex per Menez e passa all difesa a 5, ma non basta. Dopo 80 minuti di assedio il Torino trova il pareggio con il capitano Kamil Glik abile ancora una volta a sfruttare a una situazione di calcio da fermo per incornare sotto l'incrocio il pallone dell'1-1. Dopo il pari la foga del Toro sembra quasi placasi, il Milan prova a riaffacciarsi in avanti ma senza nessun riferimento offensivo che faccia salire la squadra. Gli ultimi minuti sembrano accontentare entrambe le squadre ormai stremete dalla lunga battaglia del Comunale. Il Toro prova a vincerla in pieno recupero sfoderando il vecchio cuore granata, che però stavolta non basta. All'Olimpico di Torino finisce 1-1 tra Torino e Milan un match dominato dal Torino, che ha rischiato di non recuperarla nemmeno in superiorià numerica. Per il Milan è l'ennesimo passo falso, soprattutto sul piano del gioco, inesistente e rinunciatario anche in parità numerica. Si è visto un Milan in balia dell'avversario, poco voglioso, motivato e concentrato al punto giusto.Il campionato è alcora lungo, ma Pippo dovrà inventarsi qualcosa altrimenti il terzo posto rimarrà soltanto un sogno.