Il Milan alza la cresta, anche fuori dal campo. Torna in scena il Diavolo e lo fa in grande stile. A poche ore dalla chiusura del mercato, l'attenzione volge altrove. Berlusconi carica la squadra, lancia la sfida a Inzaghi e prepara il rilancio del club. Uno stadio di proprietà per restare al passo coi tempi, alzare il fatturato e correre sulla stessa linea d'onda delle grandi d'Europa. Solo con un impianto da cui trarre prestigio e profitto si può pensare al salto di qualità in termini di fatturato e crescita. 

Due anelli, 48.000 posti a sedere, il Milan all'interno di Milano, la squadra a contatto con la città. Uno stadio proiettato nel futuro, teatro di calcio, ma non solo. Uno stadio a modello famiglia, in cui sport e svago possano fondersi vincendevolmente, regalando agio e tranquillità. La sfida all'Europa parte da Milano, da casa Milan e le prime immagini raccontano di un'idea, di un progetto ambizioso, ricco di spunti, carico di fascino.

Il campo immerso nello stadio, incavato, una bolgia attorno, il pubblico a contatto, per far sentire calore e voce, dallo Stadium all'Emirates, fino a Milano, sponda rossonera. Berlusconi ci pensa, raccoglie fondi e proposte, analizza aree e possibilità, il Milan sogna, a marzo la risposta, queste nel frattempo le prime immagini: