Pomeriggio di presentazione oggi a Casa Milan; difatti il mercato di riparazione ha portato a Milanello ben 5 colpi: Suso, Destro, Bocchetti, Paletta e Antonelli. Cinque nuovi volti per dare un cambiamento a questa stagione.lI Milan parla sempre più italiano e Galliani parla di un progetto-Italia: "Non è casuale l'arrivo di cinque giocatori italiani, poi toccherà a Berlusconi svelare cosa ha in mente" Le prime parole rossonere di Mattia Destro, Suso, Salvatore Bocchetti, Luca Antonelli e Gabriel Paletta


MATTIA DESTRO:
"Il Milan è il Milan e non c'era nulla da convincermi. Ho grande voglia di fare bene e penso che questa sia la Società giusta per dimostrarlo. Quando è arrivato Galliani a casa mia ero incredulo ed emozionato. Voglio dimostrare tanto e dare tutto me stesso per questa squadra. Vengo con un buon spirito, ma soprattutto con tanta voglia di far vedere le mie qualità. Voglio aiutare la squadra e ce la metterò tutta. Sicuramente ci sono state delle cose che sono state importanti per me. Il gesto del Dott.Galliani è quello che è contato più di tutto per farmi decidere. E' una persona importantissima e mi ha reso molto orgoglioso della mia scelta. Il Milan ha avuto grandi campioni in attacco. Percorrere la metà di quello che ha fatto il mister, sarebbe il massimo per me. Per quanto mi riguarda la Nazionale è importante. Ho la possibilità di farmi vedere e dimostrare le qualità per convincere Conte a convocarmi. Il gruppo italiano è una scelta della Società. Il gruppo attuale è unito e molto bello. Dobbiamo solo giocare e vincere. Cosa mi ha spinto a lasciare la Roma, credo sia la proposta del Milan. Quando mi hanno contattato il Milan è sempre difficile resistere. Volevo venire in una grandissima società ed è motivo di grandissimo orgoglio. Sulla Roma non saprei e preferisco parlare solo di Milan e fare bene qui."

LUCA ANTONELLI:
"Voglio ringraziare il Genoa perchè mi ha aiutato a crescere. La trattativa è stata conclusa sabato sera. Colgo l'occasione per salutare i tifosi adesso. Milanello è il centro sportivo più bello del mondo. Inzaghi è un allenatore preparato e daremo sempre il 110% per lui."

SALVATORE BOCCHETTI:
"Devo dire che dopo qualche giorno mi sono sentito in una grande famiglia. Ero felicissimo e lo sono ancora. C'è stata un occoglienza fantastica e ringrazio i miei compagni per avermi fatto sentire subito a mio agio in campo. Non è stata un esperienza sfortunata. Mi hanno voluto allo Spartak. Oggi sono qui ed è il mio unico obiettivo e voglio fare bene qui. Per me adesso è importante fare bene con il Milan, poi la Nazionale sarà una conseguenza. Faccio bene qui per andare a vestire poi l'azzurro. Rispetto alla Russia ho più visibilità qui, ma come detto prima, la Nazionale arriverà solo dopo aver fatto bene con il Milan. Per quanto riguarda il gruppo sono stato accolto bene e credo ci sia un gruppo straordinario."

GABRIEL PALETTA:
"Sicuramente dobbiamo lavorare in tutti i sensi. Devo imparare i movimenti difensivi ed essere preciso in quello che mi chiede il mister. Conoscevo già tanti ragazzi qui e mi hanno accolto molto bene. Sono stati dei giorni importanti questi e poi sicuramente vorremo dare tutti la nostra mano.

SUSO:
"La verità è che qui rispetto all'Inghilterra e alla Spagna c'è un po' più di lavoro sulla tattica e la tecnica. In Inghilterra si lavora un po' di più dal punto di vista fisico, ma alla fine il calcio è un linguaggio universale. Ho scelto il Milan perchè è simile al Liverpool. Sono club di grande tradizione e il Milan era un ottima scelta per me. Ho tempo per fare bene e mi piacerebbe fare la storia di questo club così grande."

ADRIANO GALLIANI
"Le divido in due categorie: quelleche si concludono e quelle che non si concludono. Tutti e cinque i giocatori erano fortemente voluti dalla società. È la prima volta, in quasi 29 anni di Milan, che ne presentiamo cinque. oto davanti al citofono. «Dovrebbe dare il senso di quanta voglia avevamo di prendere Destro. Ci avevamo già provato in estate ma, il mio amico Sabatini, aveva fatto una richiesta un po' elevata. Dopo l'incontro pomeridiano, Mattia ha detto di sì alla mattina. Peccato non averlo domenica contro la Juventus. Abbiamo voluto questi giocatori anche a causa degli infortunati. Fino a dicembre non avevamo infortunati e il 14 dicembre avevamo gli stessi punti del Napoli. Il terzo posto era distante due lunghezze. Poi è successo quello che è successo. Sabato, con la Juve, giocheremo con 10-11 infortunati e due squalificati"