Da Sassuolo a Sassuolo, passando per Reggio Emilia. Un anno fa la sconfitta in casa dei neroverdi, vincenti in rimonta 4 a 3, segnò la fine del ciclo di Allegri. Il Milan era una squadra in crisi di risultati e il campo non offriva prestazioni memorabili. Un anno dopo il Milan non intravede la luce in fondo al tunnel, e si prepara alla trasferta di Reggio Emilia mentre Allegri torna soddisfatto dalla gita fuori porta in quel di Madrid. Ritorna insieme ad Andrea Pirlo che in quel di Berlino si giocherà per la quarta volta in carriera una finale di Champions League, dopo le tre disputate con la maglia rossonera. Allegri e Pirlo, lo stesso binomio apparentemente non sostenibile ai tempi di Milanello. Questa Juventus è l'esempio che con mirati investimenti, una buona dose di pazienza ma sopratutto con programmazione si può ritornare nell'elite del calcio europeo. Quella stessa elite che vede sempre il Milan la seconda squadra con più successi, dopo il Real Madrid, nella competizione della coppa delle grandi orecchie. Ma il tempo passato dall'ultima finale giocata è assai lontano.

La programmazione non può essere soddisfatta solo da idee a parametro zero e in queste settimane si prepara il Milan della prossima stagione, sullo sfondo della trattativa per la cessione della società. Quest'oggi si è lavorato in vista del ritorno dal prestito secco di M'Baye Niang. Con la maglia del Genoa l'attaccante di proprietà del Milan ha marcato 5 gol in 14 partite disputate, diventando indispensabile nello scacchiere tattico di Gasperini. Bisogna capire le motivazioni del classe '94, dopo stagioni rossonere passate in naftalina e segnate inevitabilmente da quel palo del Camp Nou che grida ancora vendetta. Sul ragazzo l'interesse di alcuni club di Premier League e Ligue 1, quest'ultima un'opzione che ingolosirebbe il giovane talento francese dopo il buon prestito al Montpellier durante la seconda parte della passata stagione. A Milanello ci sarà un summit tra le due parti a fine stagione per capire se decidere di tenere un talento giovane in casa con la speranza che possa esplodere, o ricavare un discreto vantaggio dalla cessione del calciatore così che da poter essere reinvestito sul mercato. Dopo Saponara, il Milan rischia di perdere anche Niang, due giocatori potenzialmente buoni che dopo una prima parte di stagione seduti sulla panchina rossonera si sono presi i loro momenti di rivalsa lontani da Milanello.

Se il passato recente è Allegri e il palo di Niang contro i blaugrana (prossimi avversari della Juventus in finale di Champions League), il presente è la sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il lunch-match di questo turno di Serie A vede il Sassuolo, vincente lo scorso turno al Manuzzi di Cesena per tre a due, giocare contro i rossoneri reduci da una bella vittoria contro la Roma che ha messo fine ad un periodo di tre sconfitte consecutive. Oggi Salvatore Bocchetti è stato intervistato ai microfoni di Milan channel, in vista della sfida di Domenica. Sul Sassuolo ha dichiarato "È una squadra in forma, ha giocatori molto pericolosi e quindi dovremo stare molto attenti. In avanti hanno giocatori importanti, sarà una partita molto dura". Il Milan è in cerca di una vittoria che possa alleviare le ferite dei tifosi in questo finale di stagione, e Bocchetti ha ammesso che con nove punti a disposizione l'obbligo è di crederci fino alla fine per vedere dove si riuscirà a posizionare il Milan a fine campionato. C'è stata anche una domanda sulla vittoria di Sabato contro la Roma"È stata una bella iniezione di positività, ne avevamo bisogno. Siamo soddisfatti della nostra prestazione, abbiamo giocato meglio della Roma. Credo sia stata una vittoria meritata". E proprio dalla vittoria su i giallorossi, questo Milan deve ripartire per concludere dignitosamente il campionato ed iniziare a programmare, con lungimiranza, la stagione che verrà. Bocchetti spiega che non è ancora chiaro il suo futuro, è in prestito dallo Spartak Mosca, ma nel frattempo afferma il suo orgoglio nel giocare con la maglia del Milan"Le prossime partite sono importanti per tutti. Indossare questa maglia è un privilegio che non tutti hanno, quindi bisogna dare sempre tutto. Poi sarà la società a decidere".


Il diavolo si prepara in viaggio verso Reggio Emilia, con la speranza del popolo rossonero un giorno di poter andare verso Berlino o in qualunque altra sede europea dove si giochi una finale di Champions.