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Inzaghi ribadisce: "Sono l'allenatore del Milan ancora per un altro anno"

Il tecnico rossonero: "Berlusconi ha detto che nessuno è ancora stato esonerato, ho un altro anno di contratto, se il club non mi dà comunicazioni vado avanti. Su molte cose siamo d’accordo, su altre no"

Inzaghi ribadisce: "Sono l'allenatore del Milan ancora per un altro anno"
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Di Arianna Radice

Filippo Inzaghi, in vista del match di domani sera a San Siro contro il Torino, prova a difendere la sua panchina: “Le parole di Diego Lopez e Bonaventura sono state parole con grande senso di appartenenza e da uomini veri. Domani sarà doveroso cercare di fare una bella partita e vincere. Le ultime tre partite sono state giocate con lo spirito giusto. Vogliamo finire con una vittoria che sarebbe importante all’ultima a San Siro della stagione. Pazzini e Destro sono giocatori molto bravi. Chiunque andrà in campo domani ce la metterà tutta. È stata un’annata complicata però spero sia una bella partita per chi verrà allo stadio. Sto vivendo questa vigilia coma al solito. Sono l’allenatore del Milan ancora per un anno, vado avanti cercando di dare sempre il massimo e non ho rimpianti. Ho parlato spesso col presidente, a volte siamo stati in accordo, altre no, ma la mia decisione è stata sempre quella finale come è giusto che sia”

E ancora: “Domani farò giocare la squadra che ritengo migliore per battere il Torino. Parlando con il presidente tutti i giorni e non sempre si hanno le stesse opinioni, come tante volte siamo stati concordi, ha detto anche tante cose positive. Quando una stagione non va per il meglio si fanno tanti nomi, ma finché non mi sarà comunicato niente io vado avanti a fare il mio lavoro. Spero mi sia data la possibilità per far tornare presto il Milan dove tutti vogliamo. Penso ci sia una buona base di giocatori italiani con buoni principi. Penso ci siano le basi giuste e non vedrei tutto così nero. Ci sono i presupposti per poter tornare a un certo livello. Questi giovani li conosco meglio di tutti perché ci ho vinto Viareggio. Tanti sono andati anche in Serie B e hanno giocato purtroppo pochissimo. Abbiamo fatto esordire Felicioli che è un ’97 molto bravo. Sappiamo benissimo che i migliori ragazzi sono del ’98 e far giocare un ragazzo di 16 anni ora in Serie A mi sembra difficile soprattutto per il loro futuro. Honda domani giocherà, lo merita per l’impegno e l’atteggiamento che ha sempre”.