Prima sconfitta dell'era Sinisa Mihajlovic: il Milan cade in casa del Lione. Risultato finale 2-1, Poli replica al vantaggio di Fekir, poi Lacazette non perdona un errore di Zaccardo. I padroni di casa si sono rilevati il primo avversario ostico di questa stagione per il club di via Aldo Rossi: transalpini più avanti nella preparazione, in grado di dominare la partita per tutti i 90 minuti, con palleggio e cambi di gioco. Al primo vero scoglio duro, si sono visti messo tutti i limiti attuali della squadra di Sinisa. Milan imballato, pochissimi gli spunti buoni, visto che non ha mai preso le redini del gioco. Tra i rossoneri bene Calabria, il migliore dei suoi. Sufficienti Poli, Honda e i portieri. Rimandato il centrocampo: Bertolacci e Bonaventura insufficienti. Niang è sempre propositivo, ma sotto porta sbaglia troppo, mentre Suso, non è riuscito a trovare la giusta collocazione in campo ( nell’inedito ruolo di seconda punta).

Il serbo opta per il 4-3-1-2 con Diego Lopez tra i pali, Alex ed Ely centrali e De Sciglio e Calabria laterali. Davanti alla difesa, come al solito De Jong con Nocerino e Bertolacci a completare il centrocampo. Bonavenutra dietro alle due punte, Niang e Suso. Il Milan non parte male, anzi nei primi minuti potrebbe anche andare in vantaggio per ben due volte (con Niang e successivamente con Suso). Ma come contro l'Alcione e il Legnano i rossoneri subiscono gol nel primo tempo: punizione di Fekir che beffa la barriera e Diego Lopez (non esente da colpe). Il Milan accusa il colpo, ma il Lione non riesce ad approffitarne.

Mihajlovic ad inizio secondo tempo cambia le carte in tavola: inserisce Mexes, Poli, Cerci, Antonelli per Alex, Calabria, Nocerino e Suso mantendo però sempre lo stesso modulo. Nei primi minuti della ripresa la gara si incattivisce un po', soprattutto tra Antonelli e Lacazette, ma il direttore di gara ha lasciato, giustamente, correre. Il serbo cambia ancora: entra Zaccardo, Paletta, Mauri ed Honda e finalmente il Milan pareggia il match con il tiro della domenica di Poli: destro di prima intezione dai 25 metri che beffa Lopes. Pareggio che dura appena cinque minuti: Lacazette, dopo uno scambio stretto con Benzia e Grenier mette dentro il 2-1. Azione che evidenzia tutte le difficoltà della difesa rossonera. Finisce così: il Milan perde contro una squadra che ha dieci giorni in più di preparazione nelle gambe, una squadra da Champions. Per Sinisa Mihajlovic la strada è ancora molto lunga.