Giocar male e vincere, giocar bene e perdere. Le ultime due uscite del Milan sono in totale contraddizione tra loro, come confermato anche dallo stesso Mihajlovic, soddisfatto dopo il derby ma non dopo il 2-1 sull'Empoli. Un momento in chiaroscuro quello in cui i rossoneri si trovano ad affrontare un avversario difficile come il Palermo, tra le migliori in quest'inizio di campionato per cinicità: due vittorie prima dell'inatteso stop casalingo contro il Carpi, un 2-2 arrivato in extremis grazie alla rete di Uros Djurdjevic. Una sfida da non sottovalutare dunque per il Milan, ma assolutamente da vincere, per rilanciarsi da subito e per confermare il trend positivo a San Siro.

NUMERI E PRECEDENTI - A proposito di trend, a livello storico quello degli scontri diretti sorride ancora ai rossoneri. 54 sono state le sfide totali in Serie A tra le due squadre, e 32 volte hanno vinto i meneghini, con 10 pareggi e 12 vittorie dei siciliani. La chiave delle vittorie rosanero a San Siro (tre delle ultime nove) sta nel reparto arretrato, visto che negli ultimi 6 incroci il Palermo ha vinto l'unica volta in cui non ha subito gol. E le ultime sfide vanno a suo favore: solamente un gol subito nelle 4 trasferte precedenti a questa. Lo scorso anno un exploit di Dybala, gol e autogol propiziato, regalò un 2-0 esterno agli uomini di Iachini.

QUI MILAN - Come già detto, la situazione in casa Milan non è delle migliori, specialmente dopo aver perso il derby contro l'Inter, pur non demeritando. I tre punti però se li sono presi i concittadini, e ai rossoneri resta solamente la vittoria casalinga con l'Empoli firmata da Bacca e Luiz Adriano per piazzarli in classifica. Una situazione non del tutto positiva anche sul piano societario, visto che il progetto dello stadio al Portello, che sembrava cosa fatta negli ultimi mesi, è praticamente saltato. In più c'è anche la questione Bee e Fondo Doyen ancora aperta. Insomma, non il momento più tranquillo della storia recente del Milan.

Per dimenticare servirebbe una grande prestazione, che i ragazzi di Mihajlovic sono sicuramente in grado di offrire. Il tecnico non avrà a disposizione Bertolacci e Antonelli, acciaccati, oltre ai lungodegenti Menez e Niang. L'idea del tecnico serbo è quella di riproporre esattamente la stessa formazione che ha ben figurato nel derby. In difesa, davanti a Diego Lopez, agiranno Abate e De Sciglio larghi, con Zapata favorito su Ely per spalleggiare Romagnoli. A centrocampo difficilmente Miha farà a meno delle geometrie di Montolivo, come anche di Kucka e Bonaventura. Tenta l'idea di Balotelli trequartista, ma per ora Honda pare favorito per giocare alle spalle di Luiz Adriano e Bacca.

QUI PALERMO - Un doppio 1-0 per cominciare il campionato, prima quello firmato da El Kaoutari per beffare il Genoa alla prima, poi Rigoni sul campo dell'Udinese alla seconda. Due vittorie convincenti prima del 2-2 casalingo col Carpi, a dir poco rocambolesco visto l'1-0 quasi immediato di Hiljemark. La rimonta emiliana si è però concretizzata, complice una difesa un po' insicura e una squadra poco cinica davanti, finchè poi Djurdjevic l'ha salvata mettendoci lo zampino e segnando il suo primo gol. Certo, 7 punti in 3 partite per una squadra che ha perso il suo miglior elemento in estate e che punta alla salvezza non sono di certo un bottino magro, ma resta il rimpianto del mancato punteggio pieno.

Iachini è orientato a confermare il 3-5-2, visto che l'idea appena accarezzata di passare a quattro dietro sembra tramontata molto presto. Rientri importanti quelli di Struna in difesa e Rigoni in attacco, anche se il primo non dovrebbe trovar posto tra i tre davanti a Sorrentino, che saranno Vitiello, Gonzalez ed El Kaoutari. Larghi sulle fasce Rispoli e Lazaar, in mezzo Jajalo, Quaison e appunto Rigoni, ancora in ballottaggio con Hiljemark. Davanti la coppia formata dal Mudo Vazquez e Gilardino, ma occhio proprio a Djurdjevic.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]