Ci eravamo lasciati prima di Genova dicendo che il Milan sembrava in crescita dopo le prime cinque partite della sua stagione. La sconfitta del Ferraris non può cambiare in maniera repentina giudizi e prospettive per i rossoneri. Nell'isterismo tipico di certa stampa e giornalismo si è passati da un Milan guarito ad un Milan inguaribile. Parlare così non solo è facile, ma pure dannoso e inadeguato.

Per provare a giudicare dall'esterno una situazione di cui si sa poco o nulla si deve considerare la situazione a 360° e ricordarsi da dove ripartiva questo Milan. Cioè da due stagioni piene di incertezze tecnico tattiche e mazzate in ogni dove. Da questo punto di vista si può dire che le cose siano già migliorate grazie al lavoro di Sinisa Mihajlovic. Immediatamente il serbo ha dettato alla squadra le sue idee a livello di modulo e stile di gioco che si deve adottare quando si scende in campo. Tante novità quindi, a livello di approccio alla partita, di movimenti da memorizzare, di meccanismi da trovare. Squadre con più vissuto del Milan ancora faticano ad avere una fisionomia ben definita, normale quindi che i rossoneri siano ancora una sorta di ibrido, capace magari di grandi picchi come di altrettanti tonfi. Che ovviamente vengono amplificati perchè ti chiami Milan, ma questo probabilmente fa parte del gioco. A prescindere da tutto questo, in ogni caso, l'approccio mentale alla sfida contro il Genoa è stato completamente toppato dalla squadra e certamente questo è uno degli elementi che più ha fatto innervosire Mihajlovic. L'errore tecnico ci può stare perchè in campo ci sono anche gli avversari, non bisogna mai scordarselo, ma arrivare secondi sui palloni vaganti, non essere concentrati, no, questo non è accettabile. Il secondo tempo di Marassi ha mostrato un Milan diverso, probabilmente più vicino a quello che si aspettava l'allenatore serbo. Il pareggio non è arrivato, ma nonostante l'inferiorità numerica il Milan ha creato e ha forse intuito alcune soluzioni utili a migliorare le cose.

Ad esempio Bertolacci, muovendosi da incursore vicino alle punte ha fatto di vedere di poter essere una prospettiva interessante per l'irrisolto quesito del trequartista. Kucka da mezzala ha caratteristiche più adatte di De Jong che lì ci può stare, come detto dopo la partita di Udine, ma non può essere la soluzione per il ruolo. Gli spunti positivi non mancano, il Napoli Domenica sera sarà un avversario molto complicato per il Milan che però deve continuare nel suo distacco dal passato. Quanto tempo ci vorrà e quanto potrà essere doloroso, sportivamente parlando, solo il campo sarà in grado di dirlo.