"Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano", come disse Adriano Galliani, citando Venditti, riguardo al ritorno in rossonero di Mario Balotelli, a ridosso della fine dell'ultima sessione di calciomercato.

Ma non finisce qua, perchè da domani torna a calcare i campi di Milanello Kevin-Prince Boateng, attualmente sotto contratto con lo Schalke 04, ma messo fuori rosa dalla società tedesca. Il centrocampista ghanese aveva già indossato la divisa rossonera nel triennio 2010-2013, vincendo uno scudetto, per poi passare allo Schalke al gong della sessione estiva di calciomercato. 

Boateng ha ottenuto uno speciale permesso dallo Schalke per allenarsi al servizio di Sinisa Mihajlovic, senza, però, prendere parte alle partite, in quanto non ancora tesserato dal Milan. 

Il giocatore, dal suo canto, confida di recuperare la condizione fisica, per convincere il sergente Mihajlovic e strappare un contratto nella sessione invernale di calciomercato.

Poco fortunata la sua parentesi nella squadra della Ruhr: martoriato da problemi fisici, Boateng non ha espresso il suo gioco visto in Italia ed è stato messo fuori rosa a maggio. In estate, è sfumato il suo approdo nel campionato portoghese, risultando non idoneo alle visite mediche antecedenti alla firma con lo Sporting Lisbona. La storia si ripete anche poche settimane dopo, quando era vicino a ritrovare l'ex compagno Sulley Muntari con la casacca dell'Al Ittihad. Il Milan aveva già considerato la possibilità di riportare il ghanese in rossonero quest'estate, ma non si era ancora avviata nessuna trattativa ufficiale.

Non solo in campo, ma anche sul fronte societario si è aperta la possibilità di uno storico ritorno: Ariedo Braida, ds rossonero dal 1986 al 2013, pare essere in procinto di chiudere anticipatamente il suo rapporto lavorativo con il Barcellona, tornando ad affiancare Adriano Galliani. L'ex ds rossonero era il principale uomo mercato estero della società rossonera: Braida portò a Milano diversi campioni, come Marco Van Basten, George Weah, Frank Rijkaard, Zvonimir Boban, Andriy Shevchenko e, l'ultimo pallone d'oro, Ricardo Kakà.