Qualcuno aveva ipotizzato una sua possibile cessione, ma quando è uscita la notizia dell'addio di El Shaarawy non si può dire che non ci sia stata sorpresa. Giovane e italiano, in teoria perfetto per il nuovo corso del Milan. Le cose, però, non sono andate come tutti speravano. In primis lo stesso El Shaarawy.

Alla Gazzetta dello Sport l'attaccante racconta così la decisione di lasciare il Milan, Milano e il calcio italiano. Mancano infatti poche presenze perchè scatti l'obbligo di riscatto per il Monaco"È una formalità ormai, anche se mi dispiace che il legame si tagli. Sono stati anni belli, nonostante gli infortuni e tutto il resto. Non dimentico quello che ho fatto nel 2012, ma era arrivato il momento di cambiare. Riparto da qui. Qualcosa che non rifarebbe? No. Sono stato bloccato a lungo da infortuni. Non potevo farci niente e sono rimasto consapevole della mia forza. Gli infortuni in un certo senso mi hanno fatto crescere. Perché l’addio al Milan? Diciamo che l’ambiente non faceva più per me. Non parlo del Milan, ma di tutto quello che gira intorno al calcio a Milano. Sono rimasto male leggendo certe cose perché io so quanto ho lavorato per riprendermi dagli infortuni. Non è bello sentire certe cattiverie, certe voci destabilizzano una persona anche se cerca di resistere. I social media ormai hanno più contro che pro: c’è troppa invidia e cattiveria nei confronti delle persone conosciute, l’ambiente era diventato un po’ negativo. Amo il Milan, non dimenticherò quello che c’è stato. Mi piace vedere in campo tanti ragazzi e sono felice ad esempio per Donnarumma, un gran portiere anche se è solo un adolescente." I sentimenti rimangono, il Faraone segue sempre il Milan, ma ora è giunto il momento di voltare pagina.

Una delle tante ipotesi fatte quando era al Milan era che El Shaarawy soffrisse la presenza in campo di Balotelli e che i due fossero incompatibili nella stessa formazione: "Io e Balo abbiamo avuto un magnifico rapporto, ha dato una mano al Milan e non ho mai pensato che fossimo incompatibili sul campo. Mario cattivo maestro? Non capisco in base a che cosa. Comunque, se è per questo non siamo mai usciti insieme. Avevamo compagnie diverse, ma l’amicizia con Mario resta." Ormai Balotelli e il Milan rappresentano il passato, El Shaaarawy guarda al futuro. Con il Monaco cerca ancora la giusta continuità per essere su un aereo diretto in Francia tra qualche mese insieme alla Nazionale di Antonio Conte.