All' interno de "I signori del calcio" di Sky Sport, Paolo Maldini ha avuto anche l'occasione di dire la sua rispetto al Milan di oggi, quello di Sinisa Mihajlovic.

Si parte proprio con una valutazione sul serbo: "Non è facile arrivare in una squadra come il Milan, con un passato così glorioso. Milanello, San Siro, il Milan, pesano. Per i giocatori, per gli allenatori, per tutti. Non condividevo l'idea di prendere due esordienti in un momento delicato come quello degli anni scorsi. Trovo siano state scelte azzardate. Anche se poi Seedorf ebbe dei risultati incredibili. Però c'è bisogno di un elemento di rottura. E Mihajlovic lo è." Capitolo difensori nel calcio di oggi: "C'è una carenza in tutto il mondo, non solo in Italia. Un difensore di livello, adesso, può avere un grande mercato. Il gioco moderno è legato all'attacco, spesso ci si dimentica di difendere. Nel calcio, invece, si vince con l'equilibrio. Adesso ai ragazzi si chiede poco in fase difensiva."

Un pensiero per Romagnoli, su cui il Milan ha puntato tanto proprio su indicazione di Sinisa Mihajlovic: "Lui e Rugani hanno dimostrato di essere promettenti. Per l'ex Empoli, tuttavia, non è un male assoluto che non si giochi sempre, ma deve imparare tante cose. Ha avuto un grande maestro come Sarri, loro due sono i difensori centrali su cui puntare. Il più forte resta Barzagli, ha esperienza e senso della posizione. Gioca alla Juve, il migliore al momento è lui. E' sempre difficili fare paragoni con il passato. Era un'altra epoca, Sacchi arrivo e si trovò la difesa già fatta. C'era Nava, Filippo Galli, eravamo tutti lì con tre anni di esperienza con Liedholm. Eravamo pronti per il salto di qualità. Adesso c'è un'altra situazione, ma i ragazzi hanno mostrato personalità."