Un anno fa, di questi tempi, il Milan di Filippo Inzaghi sembrava aver trovato un certo equilibrio in campionato, a livello di consapevolezza e di risultati, prima di un crollo invernale che si sarebbe protratto di fatto fino al termine della stagione. Inzaghi è stato quindi esonerato e al suo posto è arrivato Sinisa Mihajlovic. Tante le differenze tra il serbo e SuperPippo, anche a livello di scelte di lavoro.

L'anno scorso il Milan, nella sosta invernale del campionato, partì alla volta di Dubai per affrontare in amichevole il Real Madrid del grande amico Carlo Ancelotti. La sfida fu molto positiva a livello di campo, tanto da far azzardare titoli roboanti su alcuni giornali e televisioni, ma sul medio lungo periodo quella scelta si è rivelata catastrofica. In quri giorni, infatti, Inzaghi non ebbe modo di mettere nei suoi giocatori quella benzina necessaria per affrontare la seconda parte di stagione. Non a caso, forse, ci furono numerosi problemi a livello muscolare, venne meno la condizione fisica, impossibile da riprendere poi durante il campionato e la squadra calò a picco. Insomma, la società ebbe dei benefici a livello economico e commerciale nell'immediato, ma senza i soldi dell'Europa oggi come oggi non si può andare avanti. Meglio rinunciare a qualcosa oggi per incassare di più nel domani. Anche questo deve aver pensato Sinisa Mihajlovic.

Il Milan del serbo, infatti, ha fatto una scelta diversa. Niente viaggi e trasferimenti in giro per il mondo, per quello c'è l'estate, anche se il Napoli di Sarri dimostra come non sempre le tournèe aiutino una squadra ad amalgamarsi e conoscersi, si resta tutti a lavorare a Milanello. I rossoneri si ritrovano oggi dopo una settimana libera e dopo una prima sgambata avranno, nei prossimi giorni, sempre due sedute giornaliere. Mihajlovic deve puntare a Coppa Italia e ad un posto in Europa per il prossimo anno, il terzo è utopia al momento, ma l'Europa League potrebbe essere più alla portata dei rossoneri. Cambiano le scelte e le strategie, la speranza del mondo Milan è che cambi anche il finale di un film troppo uguale a se stesso in queste ultime stagioni.