A sentirlo e a leggerlo sui social network, Mario Balotelli avrebbe una voglia matta di diventare in maniera compiuta un giocatore di calcio, pronto a spaccare il mondo e ad essere decisivo per la propria squadra. Tra foto, video e messaggi scritti i propositi di Super Mario sembrano essere dei migliori.

Le due apparizioni al rientro dopo l'operazione di pubalgia, però, sono andate nella stessa direzione di sempre vien quasi da dire. Sia nello spezzone giocato ad Empoli che nella gara di Coppa Italia contro l'Alessandria è sembrato di vedere lo stesso Balotelli di sempre. Atteggiamento in campo quasi svogliato, poca propensione al lavoro di squadra, la sensazione di un giocatore che pensa solamente a come risolvere da solo le partite, senza considerare minimamente il resto dei compagni. Problemi di mentalità e maturità, Balotelli da questo punto di vista, ma non solo, non sembra essere mai cresciuto dal giorno del suo esordio in Serie A. Certi suoi atteggiamenti, certi suoi modi di porsi, sono rimasti gli stessi del ragazzino che faceva sgranare gli occhi un po' a tutti. Non basta però avere un talento calcistico probabilmene sopra la media per essere considerati dei grandi giocatori. Servono lavoro e sacrificio e da questo punto di vista il numero 45 del Milan sembra essere ancora parecchio indietro. Se non altro nella sua seconda esperienza al Milan, almeno fino a questo momento, non ci sono stati atteggiamenti fuori dalle righe o comportamenti. Ineccepibile Balotelli da questo punto di vista, un basso profilo fuori dal campo che però non lo sta aiutando nelle sue prestazioni.

Il derby lo guarderà dalla panchina, la condizione fisica non è ancora all' altezza di un appuntamento del genere. Le prossime settimane, però, saranno importanti per Balotelli anche in ottica futura. Ci sarebbe in teoria la Nazionale, difficilissimo, ma soprattutto da riguadagnarsi la conferma del Milan. Al momento, infatti, il prestito dal Liverpool è secco fino a Giugno, senza nessun tipo di riscatto a favore dei rossoneri.