La scelta del Milan di non organizzare viaggi in giro per il mondo durante la sosta invernale di questo campionato è stata subito interpretata come saggia. Qualche milione in più in cassa fa sempre bene, ma se poi i risultati sul campo non fanno arrivare i soldi delle coppe europee, allora il gioco non vale la candela. 

Più o meno questo potrebbe essere stato il ragionamento del Milan per questa stagione. Nello scorso campionato, con Inzaghi in panchina, il Milan aveva giocato un'amichevole contro il Real Madrid nella pausa invernale. Tanta visibilità a livello commerciale, ma anche l'impossibilità di lavorare in maniera adeguata in vista del girone di ritorno di campionato. Almeno questo ha poi detto la seconda parte della scorsa stagione, quando il Milan è crollato, rovinando anche quel poco di buono fatto vedere nelle ultime gare prima della sosta natalizia. Quest'anno, invece, niente viaggi o trasferte, ma tutti al lavoro a Milanello. Benzina nelle gambe e richiamo di preparazione atletica agli ordini di Mihajlovic e adesso i rossoneri corrono per 90 minuti. Da quando si è ripreso a giocare, infatti, il Milan ha messo sempre in mostra una condizione fisica molto buona, a volte persino ottima, come nell'ultima gara di Palermo. Anche nelle precedenti contro Inter e Fiorentina, ad esempio, si era visto una squadra correre molto e in maniera efficace per tutta la partita. Punti e risultati stanno arrivando forse anche per questo motivo. Il Milan corre più dei propri avversari, situazione raramente vista negli ultimi anni. Kucka nel derby è stato straripante, a Palermo Abate e Antonelli hanno sovrapposto di continuo sugli esterni, creando superiorità numerica e assit per il gol di Bacca, nel caso del numero. Questo Milan ha fiato da spendere e gambe per tenere alti i ritmi della partita.

Poco importa in questo momento se ci sono partite ravvicinate fra di loro. La rosa sta bene fisicamente. Tra il derby e Palermo sono passati appena tre giorni, la formazione messa in campo è stata praticamente la stessa, eppure non ci sono stati cali evidenti. Il lavoro a Milanello sembra iniziare a pagare e con un solo impegno a settimana il Milan può pensare di puntare anche sull'intensità per raccogliere quanti più punti possibili per l'obiettivo Europa.

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni