Dopo la vittoria, sofferta, contro il Torino, ad attendere il Milan c'è il primo test probante: il Napoli deve riscattare il pari esterno contro il Pescara e avanzare la propria candidatura per lo Scudetto. Dalle parti di Milanello c'è fiducia, Montella sta riuscendo a dare un'identità di gioco alla propria squadra, ma tutt'ora si ritrova con un cantiere aperto e a fare i conti con un mercato non all'altezza del blasone rossonero. Servirà un'impresa contro il Napoli, e il tecnico lo sa benissimo. 

In apertura, un pensiero per il terremoto che ha devastato il centro Italia: "Volevo portare un messaggio di cordoglio alle popolazioni colpite dal terremoto. Voglio esprimere vicinanza totale da parte della squadra e voglio ringraziare tutte le persone che stanno aiutando queste famiglie. Mi rispecchio nei valori di questo paese. Ci tenevo a fare un saluto di questo tipo anche da parte dei calciatori che me l'hanno chiesto.

E' il momento per preparare la sfida, che potrebbe dare indicazioni importanti circa il livello dei rossoneri: "Affrontiamo una squadra che compete per lo Scudetto, è una squadra che ha perso Higuain ma si è rinforzata negli altri reparti. Sta portando avanti un'idea di calcio e sotto quel punto di vista sono più avanti. E' una gara importantissima per le nostre ambizioni e per la nostra dimensione. Voglio valutare più la prestazione che il risultato, voglio vedere una squadra con personalità, coraggio e sicurezza. Noi dobbiamo portare avanti i principi su cui stiamo lavorando, sapendo che le partite non hanno un unico binario e che dentro la partita ci sono tante mini-partite, come piace definirle a me. Dobbiamo saperle interpretare bene."

I nuovi acquisti, Sosa e Gustavo Gomez, potrebbero esordire contro il Napoli, stando alle parole del mister: "Sia Sosa che Gustavo Gomez sono in grado di giocare, dipende dal minutaggio. Ma mi piace intanto che inizino a stare in gruppo anche in trasferta. Sulla presa di Gustavo Gomez eravamo tutti d'accordo. Ha tempismo, forza, velocità ed è sempre concentrato. Naturalmente è un calcio di tipo diverso, più di reparto. Avrà bisogno di tempo. Sono certo che domani sotto il punto di vista dell'applicazione farà una partita al 100%. Mentre su Romagnoli l'ultima scelta spetta alla società, per questo motivo sono molto contento che abbia scelto questo. Ha ritenuto Alessio insostituibile. Può crescere ancora tanto. Mi auguro che sia sereno e non si faccia distrarre da questi giorni di mercato. Ma conoscendolo sono sicuro che sarà così e sarà concentrato. Pasalic ha grandissime prospettive. . Per anni è stato quasi considerato un fenomeno. Ha caratteristiche offensive, ha giocato in un centrocampo a due in passato. Non ha mai giocato davanti la difesa, sarebbe da costruire. Poi vediamo quanto tempo ci vorrà perchè sia pronto per giocare in quel ruolo lì. Tante volte gli allenatori si sbagliano nel capire il ruolo che il calciatore possa avere se lo osservano dall'esterno."

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.