Alla fine il Napoli non ce l'ha fatta, o meglio, ce l'ha fatta a metà. I partenopei hanno battuto gli inglesi dell'Arsenal per 2-0 in una partita che molto probabilmente rimarrà storica almeno qui in Italia per il livello d'intensità mostrato dalla squadra di Benitez, le lacrime di delusione di Higuain a fine gara, il cuore messo in campo da tutti gli undici in maglia gialloazzurra e gli applausi a scena aperta del San Paolo che a fine gara ha reso onore ad un grandissimo Napoli. Nel mondo questa partita rimarrà nella storia perché è il Napoli ad entrare nella storia, purtroppo dalla porta sbagliata, uscendo dalla Champions League a quota 12 punti. E' la prima squadra in assoluto a subire un tale e pazzesco destino.

Emozionato, deluso e sbalordito dal fatto che il Napoli sia stato costretto ad uscire dalla porta di servizio dall'Europa che conta, Christian Maggio, capitano del Napoli, ha spiegato così al termine della gara le sue emozioni: "E’ troppo difficile spiegare quello che stiamo provando, ci siamo rimasti male perché avremmo voluto continuare, abbiamo dimostrato che ci siamo a dispetto di chi ci ha contestato un po’ ultimamente. Ora non ci resta che andare avanti  così e concentrarci sul campionato, lavorando duro, alla fine i risultati arriveranno, ne sono convinto. Siamo entrati in un girone incredibile, contro squadre fantastiche, siamo usciti a testa alta, credo non ci sia niente da ridire e andiamo avanti”.

Rafa Benitez intevenuto ai microfoni di Sky anche se visibilmente deluso si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori mettendo in chiaro gli obiettivi del Napoli, campionato e Europa League cominciando però la sua breve intervista commentando la gara contro l'Arsenal: “Parliamo sempre di progetto e di squadra in crescita ed oggi abbiamo dimostrato di star intraprendendo la strada giusta, dobbiamo essere orgogliosi. Dovevamo far gol prima, era ovviamente difficile spingere di più perché rischiavamo di prendere gol visto che i nostri avversari erano fortissimi. In ogni caso è stato fatto un grande lavoro ed a questi ragazzi non potevo chiedere di più.

In Europa abbiamo fatto meglio perché in Italia le squadre giocano con 8 calciatori dietro la palla e diventa più difficile. In ogni caso, ripeto, il nostro cammino è buono, avere questi punti in campionato e fare un tale percorso in Champions con un allenatore nuovo non è semplice. La Juve e la Roma stanno facendo un campionato incredibile.

Acquisti? Per arrivare sempre al vertice serve qualità, con due tre innesti possiamo competere ad ogni livello sia in campionato che in Champions, oggi lo abbiamo dimostrato. L’Europa League è una competizione difficilissima, l’anno scorso sono state necessarie tante partite per vincerla ma si giocherà a febbraio, adesso pensiamo al campionato”.

Aurelio De Laurentiis, presidente del club partenopeo, ha commentato così la Champions del Napoli ai microfoni di Sky: “I 12 punti la dicono lunga, stasera se avessi vinto giocando male sarei stato contento ma lo sono di più avendo perso la qualificazione ma giocando a grandi livelli, perché questo mi dà la certezza del grande lavoro di Benitez. Con degli innesti mirati possiamo fare un lungo cammino, bisogna perdere questo provincialismo che giudica volta per volta l’operato di una squadra in base ai risultati di ogni partita. Col tempo, con questo gruppo di lavoro, possiamo fare grandi cose.

L'Europa League? Andarci direttamente, alla fine di un campionato, diventa una fatica anormale ed un dispendio di energie incredibile. Discorso diverso quando si esce dalla Champions, in questo caso si aggiungono grandi partite e con un po’ di fortuna si può raggiungere un fatturato che unito a quello della Champions può dare un gran risultato. Europa o campionato? Dico entrambi, è una squadra che deve crescere. Guardiamo a Rafael, con l’Udinese si era spaventato ed oggi è già migliorato tanto. Il nostro obiettivo è crescere e vincere tutto il possibile”.