Chiamarla rivincita, forse, sarebbe eccessivo, ma a Napoli e per il Napoli sarà cosi. Dopo lo schiaffo, anzi la manita, subita al Camp Nou soltanto tre anni fa, il Napoli vuole dimostrare ai marziani blaugrana che qualcosa è cambiato. La squadra è cresciuta, mentalmente e tecnicamente. Non vuole sfigurare, di nuovo, di fronte ad Iniesta e compagni. Quel Barça era il Barcellona dei miracoli, quello di Guardiola che travolgeva chiunque si trovasse sulla propria strada. Napoli compreso. 5-0, senza diritto di replica. Anche se, Cavani, anche in quell’occasione, la zampata l’aveva messa. Una rovesciata da tramandare a figli e nipoti. Peccato che il guardalinee non la pensasse come lui. Il Napoli di Benitez è diverso da quel Napoli, giovane ed inesperto, vulnerabile. Questo Napoli, invece, sembra avere qualcosa in più dalla sua. L’esperienza di giocatori più pronti e la maturità acquisita da tre anni di partite di alto livello in Italia ed in Europa, con un condottiero che di partite così ne ha viste tante. Vuole testare la propria condizione in vista dei preliminari di Champions, crocevia della stagione azzurra, anche se siamo appena ad inizio agosto. Benitez lo sa, conosce bene questo tipo di situazioni e per arrivarci al meglio, ha deciso di affrontare nel giro di una settimana, il Barcellona prima ed il Paris Saint Germain dopo. Due partite che diranno, a noi come a Benitez, se il suo Napoli è pronto per la Champions, cosa manca e su cosa ci sarà ancora da lavorare.

"Il Barcellona è stata la squadra più forte del Continente; c'è stato un periodo in cui il Mondo era incantato da quel calcio: ci si è interrogati su quale fosse stata la formazione più entusiasmante della storia del football. Molti di quegli interpreti sono rimasti e dunque pensare che quella in Svizzera sia un'amichevole sarebbe un errore enorme. E' un appuntamento rimarchevole di quest'estate, è una sfida che avrà contenuti tecnici di grandissimo livello e che vogliamo affrontare come una partita vera” ha dichiarato Hamsik al Corriere dello Sport.

Benitez, in conferenza stampa a Castel Volturno, prima di partire per Ginevra ha dichiarato : “Abbiamo tanto rispetto per il Barcellona, è una società ed una squadra fortissima. Sono stato tanti anni al Real, e abbiamo giocato spesso contro di loro, è sempre un piacere giocare contro una squadra così forte. E’ una partita diversa, una scelta fatta apposta per testare la nostra condizione contro una squadra di massimo livello. Una squadra che ha qualità ed un’idea di gioco ben definita nel corso degli anni. Anche se hanno cambiato modulo hanno sempre avuto una mentalità vincente, ma sempre con la stessa idea di gioco”.

Il Barcellona, ovviamente, sia come mentalità societaria e di squadra, è un modello da seguire, e Benitez lo sa bene : “L’ho già detto e lo ripeto. Il fatturato aiuta tantissimo. Il Barcellona è al top in Europa anche in questo. La distanza c’è, ovviamente, ma la strada è quella giusta ed avere il bilancio a posto ogni anno aiuta in questo processo di crescita. Il Napoli è ancora distante ma cammina nella strada giusta”.

Sulla partita di domani il tecnico analizza quelle che saranno le difficoltà che incontrerà la sua squadra e su quello che vorrebbe vedere dai suoi uomini : “E’ difficile dirlo ora, perché dopo il Mondiale, i giocatori arrivano a gruppi di 3-4 per volta. Abbiamo lavorato, siamo migliorati molto, ma in ogni caso mancavano Fernandez, Higuain ed Henrique che sono titolari. Noi pensiamo a far bene e giocare al meglio, è importante mostrare il nostro livello di gioco e dove siamo con la preparazione. Ma sarà sempre un’amichevole, come lo sarà quella contro il Psg. Tutto è funzionale e mirato a vedere la crescita della squadra per la partita del 19-20”.

Sul ritorno di Higuain in rosa che si è aggregato soltanto ieri mattina al gruppo : “Ho parlato con lui e con i due preparatori. Ha lavorato bene. Ovviamente non è al 100% della sua condizione. Ma viene con noi. Parleremo tra di noi oggi e domani per vedere se può giocare”.

Infine, ovviamente, immancabile, la domanda sul mercato e su Fellaini. La domanda è precisa (Fellaini vi raggiunge a Ginevra?) e sul volto di Benitez si vede, chiaramente, la felicità : “Non parlare di mercato è difficile. Abbiamo tanti giocatori che stiamo valutando. Continuiamo a lavorare con i giocatori che ci sono a disposizione, ma è anche ovvio che per crescere ancora, qualche nome può essere d’aiuto. Fellaini è un giocatore del Manchester, se vorrà venire ed il club vorrà cederlo, si farà. Dipende molto, da loro, non da noi”.

Benitez è pronto. Sa che le pressioni della città, sul campionato, sulla Champions e sul mercato, sono tante e non vuole farsi trovare impreparato. Il suo Napoli cresce, domani a Ginevra cerca la consacrazione e la “benedizione” dei marziani. In attesa dei colpi di mercato.

LE PROBABILI FORMAZIONI - Benitez manderà in campo la squadra che, con ogni probabilità, affronterà il preliminare di Champions (ad eccezione di Higuain). Rafael in porta, difesa con Maggio, Albiol, Koulibaly e Ghoulam, centrocampo con Inler e Jorginho, Mertens in ballottaggio con Insigne per il posto sulla sinistra, Hamsik e Callejon dietro la prima punta che dovrebbe essere Duvan, favorito su Michu, ancora in non perfette condizioni fisiche.

Luis Enrique, alle prese con il rientro dei nazionali dalle fatiche brasiliane, non ha ancora deciso come far giocare la sua squadra. Dovrebbe partire con il classico 4-3-3, ma non è escluso un 4-1-4-1 già provato nelle scorse amichevoli. Ter Stegen in porta, in attesa di Bravo, Montoya, Piquè, Mathieu e Alba in difesa, Rakitic, Busquets e Iniesta i tre centrocampisti con Xavi e Rafinha pronti ad entrare. I tre d’attacco saranno Delofeu, Dongou e Pedro, in attesa di recuperare Messi, Neymar e lo squalificato Suarez.