Ultima conferenza "estiva" per Rafa Benitez che dalla prossima partita si giocherà ben altro di semplici amichevoli. Il Napoli chiude con un bilancio positivo il ritiro pre-Champions. 5 amichevoli, 4 vittorie ed una sola sconfitta, quella di ieri contro il Psg di Ibra. A tal proposito lo spagnolo in conferenza stampa ha dichiarato : "E' sempre meglio vincere, soprattutto quando si perde con un errore come abbiamo fatto noi, ma la prova testimonia il lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo affrontato una squadra fortissima anche a livello fisico. Col Barcellona soprattutto tatticamente abbiamo lavorato bene. Oggi abbiamo visto che dobbiamo migliorare nel palleggio ma serve maggiore condizione fisica per avere precisione. Questa settimana miglioreremo, ma oggi non era facile contro una squadra così che hanno velocità e tecnica". Il contorno della sfida, però, era tutt'altro che un pubblico per una semplice amichevole. Il calore dei napoletani non manca mai, soprattutto quando c'è la squadra degli ex Lavezzi e Cavani al San Paolo e Benitez lo sa, provando a sfidare il pubblico partenopeo anche in vista della partita di martedi prossimo e carica l'ambiente : "Sono molto felice, mi ha sorpreso il poco aiuto alla squadra, diciamo che è un'amichevole, ma loro sanno che è importante aiutare tutti i giocatori quando fanno una squadra. La chiave con l'Athletic è lo stadio, i loro tifosi sono positivi e giocheranno in dodici. Dobbiamo dimostrare che la nostra è più forte".

Il tecnico spagnolo conosce bene questo tipo di partite, la loro importanza e quanto sia decisiva una doppia sfida del genere per il prosieguo della stagione ed analizza gli avversari del suo Napoli : "Loro sono forti, giocano da anni insieme. La città li spinge, sarà dura, Herrera è un buon giocatore ma la loro forza è il collettivo. Dobbiamo lavorare con i giocatori arrivati in ritardo dal mondiale e quello che faremo in questi giorni". Uno dei giocatori che deve recuperare la miglior forma in vista del preliminare è proprio il pipita Higuain, protagonista del match con il Psg nonostante i pochi giorni di allenamento nelle gambe : "Deve lavorare ancora, lui ha voglia e dipende da lui. Ha fatto pochi allenamenti e decideremo. Duvan ha lavorato anche oggi ma non era facile, loro palleggiano molto bene, e lui crescerà".

Infine, un commento sul mercato e sull'eventuale partenza di Fernandez : "Io sono realista, oggi abbiamo comunicato la lista Champions con i giocatori che abbiamo. Con Bigon lavoriamo con tanti calciatori, ho sentito dire che noi aspettavamo Mascherano, ma non è così. Facciamo il mercato che possiamo fare e per ora lavoriamo con quelli che abbiamo. Fernandez è vero che si parla dello Swansea, ma questi giocatori bisogna valutare il rientro dai mondiali e poi bisogna inserirne 17, deve restare qualcuno fuori perchè non abbiamo giocatori cresciuti nel vivaio o italiani. Lui è ancora nostro, ne abbiamo quattro anche se va via. Il lavoro lo abbiamo fatto a gennaio e tutti dicono che Koulibaly è un grande acquisto". Benitez non smette di elogiare il giovane francese, proprio come un anno fa elogiava Callejon, dimostratosi fondamentale nella stagione azzurra. La speranza è che il francese possa replicare le prove e l'affidabilità dello spagnolo e risolvere gran parte dei problemi difensivi del Napoli.

Dicharazioni politaicamente corrette dell'allenatore del Napoli in conferenza stampa, che però, finita la partita, ai microfoni di Sky a bordo campo non le aveva mandate a dire : "Il mercato? Beh, ho fatto una lista di nomi...Io devo fare l'allenatore, e provare a fare il meglio possibile con gli uomini a disposizione". Non sono ancora dichiarazioni al veleno, ma una frecciatina alla dirigenza, dalla quale si aspettava qualche rinforzo in più in questo inizio di stagione. Aveva chiesto un centrocampista, almeno, entro il 6 di agosto, per preparare al meglio il preliminare. Niente centrocampista, niente acquisti. Koulibaly e Michu sono e restano gli unici rinforzi del Napoli 2014-2015. Benitez vacilla, preoccupato dallo stallo della squadra partenopea sul mercato. 20 giorni alla fine, serve un colpo di coda. Benitez ci spera, restando in attesa dei colpi chiesti.