La quiete dopo la tempesta. Forse. Terza vittoria consecutiva del Napoli di Benitez tra campionato ed Europa League. Dopo Sassuolo e Slovan, arriva la prova più convincente delle tre, contro il Torino. Tanti tiri in porta, tante limpidissime occasioni che però sembravano, inizialmente, non bastare. Insigne e Callejon scacciano i fantasmi che aleggiavano sul San Paolo. Prima vittoria casalinga in campionato e due settimane di tranquillità per la squadra azzurra.

LE SCELTE - Nel Napoli Benitez sorprende ancora tutti! Michu in campo dal primo minuto dopo la tribuna di Bratislava; prende il posto di un positivo Hamsik che finisce in tribuna causa influenza. Insigne vince il ballottaggio con Mertens, mentre Gargano si riprende il posto da titolare in luogo di David Lopez. Nel Torino Ventura sceglie El Kaddouri come rifinitore dietro Larrondo e Quagliarella. Benassi prende il posto di Gazzi. Tutto confermato sulle fasce ed in difesa. Gillet confermato tra i pali.

SBLOCCA QUAGLIARELLA POI SOLO NAPOLI – La gara entra nel vivo sin dai primi momenti, con Higuain che si libera facilmente di Vives ma il suo destro finisce alto sulla traversa. Il toro palleggia bene approfittando anche di una sterile pressione azzurra e va vicino al vantaggio con Glik al 10’ sugli sviluppi di un corner. E’ il preludio al vantaggio granata che arriva al 14’ con Quagliarella: ottimo l’assist di Maksimovic ad innescare il napoletano che, dopo esser scappato alla marcatura di Albiol, controlla alla perfezione e trafigge Rafael sul palo più lontano. Dopo 10 minuti di empasse generale, con gli ospiti che gestiscono bene il possesso palla ed il ritmo di gioco, l’episodio che potrebbe girare la partita: Michu recupera un buon pallone a centrocampo ed offre ad Higuain ed Insigne il 2 contro 1 che potrebbe riaprire la gara; prima il napoletano chiude troppo sul palo, poi un pipita stranamente impreciso, per due volte, sprecano banalmente. Il Napoli si sveglia e crea altre 4 nitide palle gol: ancora Insigne dopo uno scambio nel breve con Michu si presenta a tu per tu con Gillet che lo ipnotizza. L’urlo del San Paolo si strozza in gola ancora una volta, e non sarà l’ultima. Inler dalla distanza testa i riflessi di un ottimo Gillet, mentre Higuain, dopo una spizzata di testa di Michu da calcio d’angolo, manda incredibilmente alto sulla traversa. Buona la reazione del Napoli, ma il toro è ancora in vantaggio.

INSIGNE – CALLEJON, IL NAPOLI LA RIBALTA – Gli azzurri tornano in campo con la cattiveria giusta e con la voglia di ribaltare il punteggio. Riparte da dove aveva lasciato, attaccando sulla sinistra sull’asse Zuniga – Insigne: sono i due della fascia sinistra a collezionare l’azione del gol del pari dopo 5 minuti. Inler apre per il colombiano che con il mancino trova la testa dello scugnizzo che bacia il palo ed insacca (lacrime di gioia per lui). Con lui tutta la squadra sembra più convinta, lo stesso Lorenzo serve una ciliegina sulla testa di Higuain, che però è l’ombra di se stesso (complici gli errori del primo tempo) ed appoggia facilmente tra le braccia di Gillet. Il Napoli ci prova con Callejon, ma lo spagnolo pecca in precisione con il solito destro al volo; il Toro non supera mai la metà campo; la squadra di Ventura cala fisicamente causa i troppi impegni ravvicinati degli ultimi venti giorni. Niente più pressing asfissiante sulle mezzali azzurre, che favorisce le giocate dei piccoletti partenopei. Insigne sale al proscenio e serve il taglio di Callejon al 27’. Lo spagnolo è fortunato: l’appoggio che doveva essere per l’accorrente Higuain al centro si trasforma in un pallonetto beffardo per Gillet. Il Napoli, contrariamente alle ultime uscite, sembra controllare facilmente. Gli ultimi minuti però sono palpitanti: i granata ci provano con l’orgoglio, ma prima Molinaro, poi Quagliarella sono imprecisi nella conclusione verso Rafael. Koulibaly spegne le ultime azioni torinesi e libera il San Paolo dagli incubi dell’intervallo.