E' carico Rafael Benitez, raggiante per il periodo positivo da cui viene la sua squadra e voglioso di accogliere la sfida di domani sera contro la Juventus a braccia aperte. Il tutto, nella totale consapevolezza dell'importanza della gara e di quello che ne conseguirà. Nella classica conferenza stampa pregara, l'allenatore spagnolo si è detto ovviamente pronto ad affrontarla ed ha risposto alle domande dei cronisti presenti. L'argomento principale è stato ovviamente la gara, con le domande dei cronisti che hanno trattato temi di natura tattica a quella psicologica. Ecco cosa ha risposto Benitez: "Domani abbiamo una gara importante e se si vincerà si parlerà di tante cose. Ma noi continuiamo a pensare una gara alla volta. Vogliamo vincere, consapevoli che di fronte c'è una squadra di massimo livello. Gestire le partite è fondamentale se vogliamo arrivare in alto. La squadra ha mostrato personalità, manca ancora qualcosa per puntare a vincere, ma abbiamo fatto dei passi avanti importanti. Sapevamo cosa fare a Cesena sin dall'inizio e poi una volta sbloccata abbiamo continuare per fare più gol. La maturità arriva col tempo, non certo in dieci giorni".

Dall'aspetto psicologico della gara si passa nello specifico al campo, alla gara giocata. Dove il Napoli può impensierire la Juventus? "La Juventus è top in tutti i reparti, abbiamo parlato molte volte del fatturato e cosa significa avere una rosa di grande livello. Strinic piano piano si vedrà il suo livello fisico aumentare e sarà più facile schierarlo dall'inizio. Gabbiadini sta già giocando, ho parlato con lui sulla posizione che preferisce, ovvero al centro o a destra, ma lui può fare tutti i quattro ruoi ed abbiamo più scelte. Britos-Lichtsteiner? Non è un esterno, non è un terzino, ma si impegna tanto, è forte di testa, è veloce ed è tra i nostri più forti nonostante quello che pensa la squadra. I tifosi hanno capito che devono aiutarlo, non abbiamo Zuniga, Ghoulam e Strinic non è ancora al 100%. Infine Hamsik è fondamentale per noi. Non era al suo livello, ora sta facendo bene ma è sempre stato un professionista al 100% ed ora sta facendo la differenza, ma può crescere ancora".

Sulle possibilità di scelta della formazione, soprattutto in attacco, il tecnico spagnolo non si sbilancia: "Sì, con Gabbiadini abbiamo più scelte, dipenderà dalla partita, ma anche Callejon può giocare a sinistra, Mertens anche a destra e De Guzman in tutti i ruoli dietro la punta".

Gli viene chiesto inoltre in che modo la gara e la vittoria di Doha abbia influenzato e cambiato qualcosa all'interno del gruppo, e cosa ci sarà di diverso domani rispetto al Qatar: "Il San Paolo, deve essere la nostra arma in più. Aspettavano segnali dalla squadra, la squadra li ha dati ed ora loro devono fare la differenza in tutto il campionato. Si, è iniziata una nuova stagione, al 100%. I tifosi hanno fiducia nella squadra, si può guardare avanti con fiducia. Loro devono sognare lo scudetto, io devo avere equilibrio".

La domanda di chiusura esula dalle tematiche sulla gara o su cosa possa significare, ma racchiude il Benitez pensiero in poche frasi, che riguardano progettualità ed idee: "Le idee sono importanti, ma anche le competenze per fare un mercato come abbiamo fatto noi con i parametri che portano sempre a fatturato positivi. Spesso si può fare, altre no. Ad esempio Mascherano lo vedemmo nella seconda squadra del River Plate, ma il Valencia non poteva comprarlo, nonostante la competenza non lo prendemmo perchè anche altri lo avevano visto ed altri club avevano più soldi. Ora i giocatori forti aspettano, i loro agenti gli dicono di aspettare, sanno che il prezzo crescerà per alcuni giocatori. Lo staff nostro è di massimo livello, le idee le abbiamo ma dipende spesso da tante cose".

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