Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate da Sky Sport 24 e Repubblica.it in occasione della presentazione del libro 'Monnezza di stato. Le terre dei fuochi nell'Italia dei veleni'.

Il primo, annoso quesito riguarda il tema stadio. Il Presidente del Napoli, dopo un periodo di stallo con il Comune di Napoli, sembra riuscito a trovare un accordo col primo cittadino della città partenopea: "Ci siamo incontrati col sindaco settimana scorsa, abbiamo deciso di procedere a passo veloce per i lavori, che non sono più rinviabili. Non è più possibile mantenere il San Paolo in quelle condizioni. Non voglio fare brutte figure con l'Uefa, mercoledì ci sarà una riunione tecnica per definire i punti programmatici. Per aprire il cantiere il primo giugno è necessario procedere subito".

Si passa dallo stadio al terreno di gioco, per una valutazione sulla situazione attaule del suo Napoli e dello stato di crescita della società: "Ho preso un grandissimo allenatore che prima di tutto è un grandissimo uomo. Pensiamo alla prossima partita, non ad altri discorsi. Il primo anno di A eravamo al 500esimo posto del ranking, ora siamo nella top 20. Questo processo di crescita continuerà, lo stadio ne è la dimostrazione. Ora serve internazionalizzare la società. Questo per dire che mi auguro di arrivare in Europa. Non importa arrivare primi secondi o terzi, o parlarne, perché nel calcio non si sa mai. Faremo il meglio possibile.

Un grande uomo, ed un grande allenatore, ma Rafa Benitez resterà a Napoli anche nei prossimi anni? "Vuol restare a Napoli, ama la città, a meno che non ritorni al Liverpool. Non credo che dopo due anni voglia farci il torto di abbandonarci, mi incontrerò con lui tra due o tre mesi. Lavezzi? Lo riprenderei solo per la simpatia. Ci siamo confrontati spesso duramente, per questo mi divertirebbe il confronto con lui. Le minestre riscaldate però non funzionano mai, lui deve trovare le giuste motivazioni in un club che lo possa soddisfare.

Gli viene chiesto, un pò stuzzicandolo, della questione Higuain. In città si teme possano essere gli ultimi mesi del pipita a Napoli, cosi come già successo per Cavani. Resterà anche lui assieme a Benitez? "Non ho alcuna intenzione di venderlo. Adesso faremo ulteriori rafforzamenti. Li dobbiamo fare in maniera matematica, non a caso. Quello che non è maturo oggi può esserlo a giugno. Io so che dobbiamo rafforzare centrocampo e difesa. Vorrei parlare anche dei nostri portieri, sono stato criticato per non aver confermato Sepe, ma avete visto Rafael e Andujar? E il prossimo anno riporterò a Napoli Sepe, quindi avremo tre numeri uno".

Infine, per chiudere, un parere sulla classe arbitrale dopo le polemiche di Napoli-Juventus: "Ho un grande rispetto per loro, tutte le mie considerazioni vogliono modernizzare un gioco che oramai ha componenti economiche importanti. Pensiamo agli Stati Uniti o al Canada, dove non si discute, il businness viene prima di tutto e così il calcio sta crescendo. Io non voglio vivere in questa vecchia Europa fatta di compromessi. Io voglio fatturare di più, essere competitivo contro Bayern Monaco, Manchester United e Real Madrid. Questo per dire che serve la moviola e tutta la tecnologia che può aiutare".