Rafa Benitez spalle al muro. Alla vigilia della sfida di ritorno di Coppa Italia, che domani sera vedrà il suo Napoli affrontare al San Paolo la Lazio delle meraviglie di Pioli, l'allenatore spagnolo ha affrontato in conferenza stampa le domande dei cronisti presenti, partendo dall'analisi della sfida di domani, crocevia della stagione partenopea. Dopo la sconfitta di sabato a Roma, il Napoli deve puntare 

"A questo punto bisogna mostrare carattere, dimostrare come abbiamo fatto tante volte il nostro livello. Siamo su tre fronti, dobbiamo dimostrare di essere pronti. Fiorentina o Juventus? Per me è lo stesso, se siamo in finale. Pensiamo alla Lazio che sta facendo bene. Andiamo in campo con l'idea di vincere la partita, noi siamo una squadra che attacca. La Lazio crea tanto ma subisce, noi dobbiamo approfittarne e non concedere spazi. Laziali avversari anche per il terzo posto? Sì, è difficile, dobbiamo lavorare per ritornare in alto in classifica. Domani giochiamo la Coppa per arrivare in finale, la seconda consecutiva e può essere un bel traguardo".

Inevitabilmente si torna sul ko di sabato dell'Olimpico, che ha visto il Napoli perdere oltre alla partita anche la possibilità, probabilmente, di arrivare in Champions tramite il campionato. Da un mese ad oggi, soltanto cinque punti in sette giornate. Ecco il pensiero di Benitez: "Io sono tranquillo, la squadra crea tante occasioni. Dobbiamo migliorare nelle conclusioni. A Roma loro hanno fatto 2 tiri in porta, l'Atalanta soltanto uno mentre noi siamo quelli che tirano più in porta nello specchio. Bisogna fare i complimenti a Fiorentina e Lazio che stanno facendo bene, noi dobbiamo valutare cosa va bene e cosa no, ma non dimentichiamo che giochiamo due gare a settimana ed anche la Roma quest'anno ha avuto delle difficoltà. Non voglio fare polemiche, ma alcuni episodi non ci sono andati bene, nell'ultima gara come in casa".

"L'ha detto anche Koulibaly, loro hanno fatto due tiri ed un gol. Questo è accaduto tante volte, l'Atalanta ha passato una volta la metà campo ed ha fatto il gol. Non bisogna fare errori". 

Sul turnover di Hamsik, e sulle scelte in vista della gara di domani, ha poi continuato: "Abbiamo Mertens, Callejon, Gabbiadini, tanti che possono fare le stesse cose. Marek è un professionista che lavora tanto ed avrà la sua occasione, vedremo se inizierà la partita o subentrerà come i compagni".

Sulla situazione dei singoli della sua squadra, Benitez parla della condizione psico-fisica di Higuain e Callejon, oltre a quella degli infortunati Gargano, Zuniga ed Insigne: "Higuain era arrivato stanco per il viaggio, poi il secondo giorno stava meglio ed in campo era più stanco di quello che immaginava. Sta meglio, s'è allenato con la squadra e sta meglio dell'ultima gara Per lo spagnolo è questione di fiducia, in un caso non ha tirato ed ha passato al compagno. Deve fare quello che ha fatto l'anno scorso ed all'inizio di questa stagione. Zuniga e Gargano? Zuniga migliora anche nella condizione, difficile vederlo in campo dall'inizio perchè deve ancora trovare il suo livello. Gargano è stato fermo e ha bisogno di recuperare il suo ritmo per tornare in condizione. Insigne? Mi ha impressionato positivamente, ha giocato pochi minuti a Roma ma lavora bene ed il lavoro dello staff tecnico e medico è importante".

Higuain e Duvan insieme dall'inizio? "Avere più attaccanti non significa attaccare meglio, Duvan e Higuain insieme in campo indeboliscono la squadra dietro. L'anno scorso solo con Higuain abbiamo fatto 104 reti in stagione".

Inevitabilmente si torna anche sul suo futuro, che sembra sempre più lontano da Napoli, anche se glissa e prosegue: "Leggo: può darsi che il presidente non offra il rinnovo, può darsi che Benitez abbia parlato con la squadra, ma tutto questo non è vero. Tra qualche settimana sentirò il presidente e ragioneremo sul futuro per il meglio del Napoli".

Infine, sugli striscioni contro Ciro Esposito e la mamma, Antonella Leardi: "Io ho sempre detto anche sui cori razzisti, di discriminazione territoriale, bisogna chiudere le curve e gli stadi. Oggi con i social si trasmettono le opinioni senza alcuna responsabilità e la legge deve essere più forte perchè in Italia va sempre meno gente allo stadio".